ANCONA - "Dopo aver prorogato per ben dieci anni il rimborso degli oneri sospesi
post terremoto, il governo Berlusconi assume oggi un atteggiamento borbonico
chiedendo ai cittadini che nel '98 beneficiarono di sanare il debito verso lo
stato in una manciata di giorni, senza peraltro comunicare l'entità del
rimborso".
Così il vicepresidente Giancarlo Sagramola sulle lunghe file di
cittadini che in questi giorni si ritrovano ad affollare l'ufficio entrate di
Fabriano per sapere quanto dovranno rimborsare allo stato in termini di oneri
sospesi post terremoto.
"Tra l'altro - continua Sagramola - con questa prova
di forza il governo sembra accanirsi su un territorio già provato dalla crisi
economica che ha colpito il suo distretto industriale e, anziché intervenire a
sostegno di queste popolazioni, chiede la restituzione degli oneri sospesi,
ignorando peraltro come in passato, in casi simili, dal Friuli all'Irpinia, i
governi hanno sempre rinunciato a recuperare questo genere di crediti. I
cittadini, con grande senso civico, vogliono pagare ciò che devono. L'importante
è dare loro almeno fino alla fine di giugno e assicurare meccanismi di
informazione più chiari".
Ancona, 11 giugno 2009