ANCONA - Prevenire l'inondazione della città con opere di contenimento delle
piene da realizzarsi lungo l'asta del fiume in corrispondenza delle aree
golenali. Questo il tema dell'incontro svolto dagli assessori provinciali
all'Ambiente Marcello Mariani e al Demanio idrico Carla Virili con i
rappresentanti delle associazioni ambientaliste per compiere insieme un
sopralluogo in quella che potrebbe diventare un'area di compensazione idraulica
per contenere le piene del fiume. Presente anche l'assessore comunale Simone
Ceresoni e il dirigente del settore Tutela e valorizzazione dell'ambiente della
provincia di Ancona Massimo Sbriscia.
"Il progetto - spiegano gli
assessori Mariani e Virili - prevede di delimitare entro argini ben calibrati e
non eccessivamente impattanti, alcuni terreni prossimi al fiume in cui l'acqua
possa esondare in modo controllato in caso di alluvione, senza fare danni a
valle".
"Le diverse modalità - concludono - consigliano di proporre un
progetto contenuto in quanto ai movimenti di terra ai relativi costi e di
condurlo attraverso procedure di ascolto e di condivisione, nella convinzione
profonda che il politico deve prendere decisioni partecipate e che il tecnico
debba trovare i migliori strumenti per attuarle . Una simile apertura ha un
riscontro immediato nel fatto che la Provincia ha preso la decisione di far
effettuare la Valutazione di impatto ambientale non solo del progetto specifico,
ma anche comparativa sulle diverse possibilità di intervento, dal confronto
sull'opportunità alla conoscenza diretta e attraverso dati della fisica delle
acque, fino addirittura a esaminare l'eventualità del non-intervento, quando si
dimostri realistica la possibilità che il controllo delle piene possa avvenire
con successo in altri modi, per esempio dragando sistematicamente la foce del
fiume. Le amministrazioni interessate sono convinte che operando in questo modo
sarà possibile chiudere una vicenda annosa recuperando sobrietà e operatività; e
realizzare opere che diano sicurezza ed affidabilità rispetto agli scopi che si
vogliono raggiungere, dove la spesa sia commisurata al beneficio, senza
forzature di alcun genere, ma anzi con il contributo della
popolazione".
Ancona, 19 maggio 2009