“L’umanissima, delicatissima dedizione al narrare che è di Mario Perrotta ha plasmato un ennesimo cammeo rendendo vocalmente poetici e premurosi vari corpo a corpo in uno scenario di fango, sangue, carne, bagliori e fetori”. Con queste parole il critico Rodolfo Di Giammarco sulle pagine di “la Repubblica” commenta Milite Ignoto. Quindicidiciotto di Mario Perrotta, due volte Premio Ubu, in scena venerdì 17 luglio alla Polveriera Castelfidardo di Ancona. L’appuntamento - realizzato in collaborazione con AMAT – è proposto nell’ambito del Festival La punta della Lingua,diretto da Luigi Socci e Valerio Cuccaroni, organizzato da Nie Wiem, con il contributo di Comune di Ancona e Regione Marche e Coop Adriatica (main sponsor). Arrivato quest’anno alla sua decima edizione ad Ancona e nella baia di Portonovo, La Punta della Lingua con i suoi 51 autori, fra poeti italiani e stranieri, critici, musicisti e comici in 8 distinte location si concluderà il 18 luglio.
Raccontando il primo vero momento di unità nazionale, Perrotta concentra la sua attenzione, come sempre, sulle piccole storie di singoli uomini che quegli eventi hanno vissuto e descritto dal loro particolarissimo punto d’osservazione, per gettare nuova e diversa luce sulla grande storia.
“Milite Ignoto racconta il primo, vero momento di unità nazionale. È, infatti, nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati – scrive Mario Perrotta nelle note allo spettacolo - vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro. Spaesamento acuito dalla babele di dialetti che risuonavano in quelle trincee. Per questo ho immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione, una lingua che si facesse carne viva. Ho provato a cucire insieme nella stessa frase quanti più dialetti potevo, cercando le parole che consentissero passaggi morbidi o fratture violente. Ne è venuta fuori una lingua nuova che ha regalato allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro paese. Ho scelto questo titolo, Milite Ignoto, perché la prima guerra mondiale fu l'ultimo evento bellico dove il milite ebbe ancora un qualche valore anche nel suo agire solitario, mentre da quel conflitto in poi - anzi, già negli ultimi sviluppi dello stesso - il milite divenne, appunto, ignoto. E per ignoto ho voluto intendere "dimenticato": dimenticato in quanto essere umano che ha, appunto, un nome e un cognome. E una faccia, e una voce”.
Miltite Ignoto - prodotto da Permàr, Archivio Diaristico Nazionale, dueL, La Piccionaia - è uno spettacolo inserito tra gli eventi del programma ufficiale per le commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi e da La Grande Guerra, i diari raccontano un progetto a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi per Gruppo editoriale L'Espresso e Archivio Diaristico Nazionale.
Collaborano a La Punta della Lingua: AMAT, Associazione Italo Polacca, FAI Presidenza regionale Marche, Hotel Excelsior La Fonte, Hotel Fortino Napoleonico, Lega Italiana Poetry Slam LIPS. Il festival gode del patrocinio di: Istituto Polacco, Ambasciata di Cuba, Ministero dei Beni e delle Attività culturali- Segretariato regionale per i Beni culturali e paesaggistici delle Marche - Soprintendenza Belle arti e paesaggio delle Marche, Parco del Conero, Provincia di Ancona, Slow Food Ancona e Conero.
Biglietto 10 euro. Prevendite presso AMAT (071 2072439) da lunedì a venerdì dalle 10 alle 16 e un’ora prima dello spettacolo sul luogo dell’evento (346 3778838).
Inizio spettacolo ore 22.