Sono molti che definiscono Ancona "la bella addormentata" rispetto alla vivacità che contraddistingue altri centri urbani del nostro territorio provinciale.
Quello che continua a mancare alla città dal nostro punto di vista riguarda la mancanza di una guida autorevole affinchè la politica e le istituzioni possano decidere sulle necessità degli anconetani e operare per realizzare in concreto tali scelte.
In questi anni il dibattito è stato intenso partecipato ha visto le categorie produttive, le associazioni e le forze politiche e tanti cittadini proporre soluzioni e indicare le varie carenze che la città ed il centro di Ancona in particolare subisce per una certa incapacità di decidere.
Il territorio della nostra città ha subito gli effetti di una politica convulsa e contraddittoria, condizionata dalle esigenze e pressioni del momento. Alcuni esempi utili: il centro è stato trasformato con nuove destinazioni d'uso, da abitazioni in uffici; la distribuzione del commercio è inflazionata da bancarelle gestite prevalentemente da extracomunitari, mentre la zona del Q3 e dintorni, che avrebbe dovuto essere la zona direzionale si è caratterizzata con strutture commerciali.
Ritornando a discutere del centro della città abbiamo appreso attraverso la stampa che la Presidente Casagrande osserva giustamente la mancanza di identità e di vitalità, ma anch'essa continua nella politica confusa sostenendo l'urban center da ubicare in piazza Roma, utile certamente come laboratorio di idee a condizione però che si faccia anche la nuova sede per gli uffici della Provincia.
Il nostro gruppo FI-Pdl è contro l'incremento degli uffici pubblici al centro, ma favorevole all'incremento di edifici da assegnare alle famiglie offrendo ai cittadini il senso di identità e di appartenenza ad una comunità che sa e gode nell'identificarsi nel proprio ambiente e nelle proprie radici storiche.
Le altre motivazioni a sostegno del nostro NO alla sede al centro riguardano i lavori di risanamento del palazzo di vetro impiegheranno tre anni per poi eventualmente iniziare la costruzione della nuova sede con tempi lunghi e costi certamente eccessivi, se si comprendono anche le spese per gli affitti che occorrono per l'attuale sistemazione provvisoria. Un costo che rasenta i 50 milioni di euro con la ristrutturazione del Rettorato, una spesa questa che dovrebbe essere meglio utilizzata investendo in opere importanti quali le strade e le scuole.
All'attuale nuova amministrazione comunale di Ancona la responsabilità di definire un progetto organico che recuperi la memoria storica della città e con essa il rientro residenziale di tante famiglie, giovani e non.
I Consiglieri del Gruppo Forza Italia-PDL
Nedo Brugiamolini Paolo Lovascio Marco Grandi Massimo Palazzesi Milva Magnani Enrico Cesaroni