In Ancona si dice solo dalle nostre parti e non è sintatticamente corretto: per questo sembra la maniera migliore per sottolineare, da un lato, la coesione di una città e, dall'altro, la sua unicità. In, poi, significa anche dentro la città, nelle sue piazze, lungo le sue strade, tra centri commerciali naturali, dove i negozi sono intervallati da case e luoghi veri di socialità.
Questo Natale in Ancona ha caratteristiche ben precise. Nasce da una serie di collaborazioni intense e fruttuose: fra diversi rami dell'amministrazione, con il coinvolgimento di più assessorati; fra le associazioni di categoria, che per la prima volta sono presenti, tutte assieme, nel materiale di divulgazione, a testimonianza di un lavoro comune; tra l'amministrazione e le categorie, appunto, nell'ottica non di un dare e avere, ma di una cooperazione attorno ai medesimi obiettivi. Con la partecipazione, guest star, dell'Autorità Portuale, che fornisce al tutto un sostegno logistico fondamentale e conclude una disponibilità di parcheggi assoluta per i visitatori e i cittadini.
A questi elementi si aggiungono i negozianti di Ancona, i primi a capire come fare rete e collaborare sia la strada migliore per affrontare un tempo difficile. E a divertirsi nel farlo.
Ecco che prende forma un Natale in Ancona, cioè in tutta la città, dove ogni quartiere vanta le sue specifiche caratteristiche: si delinea un percorso di luci, decorazioni, situazioni ed eventi che vuole essere un abbraccio a tutta la comunità anconetana, ma anche una luce visibile dall'esterno e capace di attirare i nostri vicini: tutto quello che si vuole dal Natale, è in questa città.
Il centro è sempre più centro, grazie a percorsi di divertimento, cultura, gusto e semplicemente festa che vanno da Piazza Pertini, con il classico mercatino natalizio, sino a Piazza San Francesco con il mercatino dei bambini e attraversano tutta l'area storica della città, tra vintage, labirinti alberati, giochi per i più piccoli e il primo mercato degli hobbisti cittadino. Il tutto tra uno spettacolo a teatro e un happening culinario al mercato delle erbe.
Ma Ancona è tanti quartieri, è un grande coro: ecco dunque gli Archi che emergono con una manifestazione legata all'esperienza di Mappa di Comunità, lavoro identitario di un'area cittadina dalla storia estremamente affascinante. Il quartiere quindi si caratterizza per racconti divertenti al bar e sotto i portici, iniziative per bambini grazie al Museo Omero, scatole del tempo, tradizioni di pesca, prodotti buologici e tanto altro. Gli Archi poi accarezzano la Mole, dove nel periodo natalizio saranno in scena la tradizione con le mostre di Archi Vivi e Murtatela, l'arte ai massimi livelli con la mostra fotografica Itaca - storie d'Italia di Giovanni Marrozzini, l'artigianato artistico di Poliarte e i giovanissimi ragazzi dell'associazione Ora in un happening che guarda al futuro.
Gli altri quartieri non stanno a guardare e la città è una collana che inanella eventi e situazioni di festa: i commercianti di Corso Amendola danno vita a un'atmosfera elegante e divertente, con eventi musicali, di danza, spettacoli itineranti e decorazioni originali pensate in proprio, a testimonianza di un senso di appartenenza e di un desiderio di coinvolgimento sani e robusti. I loro colleghi del Piano rispondono al messaggio, organizzando in tutto il quartiere, dalla testa di Corso Carlo Alberto sino alla punta di via Colombo, mercati e spettacoli da palco e da strada, con suggestioni disneyane, giochi per tutti e tanta voglia di stare assieme, già dimostrata nel corso della notte bianca.
E poi, gli altri punti della città, come piazza Salvo D'Acquisto, rispondo a loro volta, ognuno con un desiderio di far sentire la propria voce accordandola con il resto: per questo, la città somiglia, a Natale, a quegli alberi in cui le luci si accendono uno in fila all'altra, punteggiando l'intero fusto.