Ufficio competente
Settore IV – Area Governo del Territorio
Dirigente ad interim: Dott. Fabrizio Basso
Responsabile : Arch. Massimo Orciani
Indirizzo : Via Menicucci, 1 - Ancona
Telefono : 071.5894418
e-mail : m.orciani@provincia.ancona.it
pec: provincia.ancona@cert.provincia.ancona.it
U.O. Vigilanza e controllo attività estrattive
Referenti:
Tel.
e-mail:
La Legge Regionale n.71/1997 con le successive modificazioni ed integrazioni è la normativa di riferimento regionale per ciò che concerne l'attività estrattiva e si inquadra nell'ampio processo in atto di riorganizzazione dell'attività amministrativa dello Stato e di decentramento di funzioni dalla Regione verso gli Enti Locali.
Tale Legge definisce l’attività di coltivazione delle cave, cioè attività di coltivazione dei giacimenti formati dai materiali classificati di seconda categoria ai sensi dell’art. 2 c.3 del R.D. n. 1443/1927 industrialmente utilizzabili, regolamenta la lavorazione dei relativi prodotti e stabilisce che l’estrazione è disciplinata dai seguenti strumenti (artt. 1 e 2):
In particolare la coltivazione dei giacimenti di cava è subordinata all’autorizzazione rilasciata dal Comune competente per territorio sulla base del parere di conformità e compatibilità al PRAE e al PPAE espresso da apposita Conferenza dei servizi a cui partecipano Regione, Provincia e Corpo Forestale dello Stato (artt. 12, 13).
La L.R. 71/97 delega inoltre alla Provincia le competenze in materia di pianificazione e di vigilanza e del settore estrattivo.
Per quanto riguarda la
pianificazione
la Provincia ha approvato il Programma Provinciale delle Attività Estrattive (PPAE) in accordo con il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE).
Il PRAE individua il sistema dei vincoli e contiene i quantitativi consentiti di materiale estraibile, una serie di direttive per l'esercizio dell'attività di cava ed il recupero di materiali risultanti dall'attività edilizia e dall'esecuzione di opere pubbliche, demandando al Programma Provinciale l'individuazione dei bacini estrattivi.
Il PPAE, sulla base dell'analisi dei sistemi ambientali, paesaggistici e storico-culturali ed in accordo con il PRAE ed il PTC (Piano di Coordinamento Territoriale), ha individuato i bacini estrattivi interessati dalla presenza di giacimenti suscettibili di economica coltivazione e compatibili con il sistema ambientale al fine di consentire lo svolgimento dell'attività estrattiva nel rispetto degli ecosistemi ambientali e delle risorse paesaggistiche nonché delle altre attività umane che caratterizzano il territorio.
Esso contiene un quadro generale di norme tecniche d'attuazione e schemi per la realizzazione di progetti di coltivazione e di recupero finale.
La vigilanza consiste sia nella verifica che l'attività estrattiva si svolga nel rispetto dei progetti autorizzati, sia nel controllo degli aspetti legati alla sicurezza dei luoghi di lavoro e della polizia mineraria, compiti in precedenza svolti dal soppresso Distretto Minerario.
Ai fini dello svolgimento di tali funzioni la Provincia si avvale, per compiti specialistici, di ASUR, ARPAM e Corpo Forestale dello Stato con i quali è stato stipulato un apposito protocollo d'intesa.
Sintesi dei principali obblighi inerenti il rispetto delle norme di polizia mineraria e di prevenzione degli infortuni sul lavoro in materia di attività estrattive
Si elencano i principali adempimenti, tra cui quelli periodici, cui sono soggetti le ditte operanti nel settore estrattivo secondo le vigenti normative in materia di attività estrattive, polizia mineraria, salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Per facilitare la lettura si specifica che le parti evidenziate in neretto prevedono l'obbligo di trasmissione all'autorità di vigilanza (Provincia di Ancona), mentre gli altri documenti non evidenziati devono essere conservati presso gli uffici della cava ed a disposizione in occasione dei sopralluoghi dei funzionari della Provincia. Il mancato rispetto di tali adempimenti è soggetto nella maggior parte dei casi a sanzioni amministrative e, nel caso delle norme riguardanti la polizia mineraria e la sicurezza dei luoghi di lavoro, anche penali.