La violenza sui minori, sulle donne e sugli anziani: riconoscere, proteggere, intervenire

 
 
 
dal:
14-10-2016
al:
14-10-2016
 
sede:
 
 
orario:
 
 
 

La violenza alle donne, ai minori e agli anziani rappresenta un fenomeno sociale universale di grandissima ricaduta da un punto di vista sanitario che vede tutti i professionisti della salute chiamati ad affrontare problematiche estremamente complesse. Il primo passo del professionista della salute, che si trova in un posizione privilegiata per individuare le vittime di violenza, è quello di sviluppare procedure e modelli organizzativi che permettano di “andare verso le vittime”. Ne deriva che l’approccio non possa che essere multidisciplinare, richiedendo l’integrazione di conoscenze cliniche, psicologiche, sociali, medico-legali, e di alter scienze bio-mediche ancora.

 

Durante i primi anni di vita di un bambino, in cui si verificano i casi più gravi di abuso, il medico potrebbe essere l’unico professionista che ha l’opportunità di vedere il minore e le competenze per una corretta formulazione diagnostica. Anche per la donna adulta il ricorso alle cure in ambito ospedaliero può rappresentare il punto di inizio per un’uscita dalla spirale di violenza a cui è costretta. Numerose sono state le iniziative formative sul tema promosse dall’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e dall’Università Politecnica delle Marche al fine di migliorare le conoscenze e le procedure operative per garantire interventi assistenziali adeguati. Il Convegno Regionale “La violenza sui minori, sulle donne e sugli anziani: riconoscere, proteggere, intervenire”, IV edizione, si inserisce in questo filone formativo, promuovendo il confronto con altre realtà ospedaliere italiane che si sono distinte nello strutturare modelli organizzativi efficaci o nell’individuare strategie migliorative dei modelli assistenziali e la puntualizzazione degli aspetti giuridici correlate alla problematica.

OBIETTIVI DEL CORSO:

  • Approfondimento dei principali aspetti connessi alla gestione di minori e donne vittime di violenza che accedono alle strutture ospedaliere (dall’accoglienza all’esame clinico e ginecologico, aspetti medico legali, la refertazione, ecc.)
  • Confronto con realtà presenti nel panorama nazionale che si sono particolarmente distinte nello strutturare modelli organizzativi efficaci nella presa in carico delle vittime di violenza.
  • Descrizione/individuazione di possibili strategie migliorative per i modelli assistenziali.
  • Miglioramento dei rapporti con i diversi protagonisti della rete dei servizi cui compete l’attivazione di interventi a tutela di donne e minori vittime di violenza.
 
 
 
 
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