Con sentenza n. 93/2013, depositata il 22/05/2013, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di una parte delle disposizioni contenute nella legge della Regione Marche 26 marzo 2012, n. 3 (Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale - VIA).
Tale sentenza è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 1° serie speciale - Corte Costituzionale n. 22 del 29 maggio 2013.
Come riportato nella comunicazione trasmessa dal Segretario ANCI a tutte le Amministrazioni Comunali (prot.57/13 del 13.06.2013), "secondo quanto comunicato dalla Regione Marche in una riunione con ANCI e UPI il 6 giugno u.s., la conseguenza immediata della sentenza è il fatto che a partire dal 30 maggio, e cioè dal giorno successivo alla pubblicazione della stessa sulla Gazzetta Ufficiale, tutte le soglie (in particolare) degli allegati B1 e B2 sono azzeratee le competenze sulle tipologie progettuali ivi contemplate rimangono in capo rispettivamente a Regione e Province".
Nella suddetta nota si evidenzia che "...l'azzeramento delle soglie ha come effetto pratico ed immediato la moltiplicazione degli interventi soggetti alle procedure di verifica di assoggettabilità, causando considerevoli e probabilmente insostenibili aggravi economici e procedurali alle imprese ed enti locali. A mero titolo d'esempio, sono sottoposti a verifica di VIA la realizzazione di parcheggi ad uso pubblico anche con soli uno o due stalli, le nuove attività di produzione artigianale di salumi e dolciumi (si pensi a forni e pasticcerie), i bomboloni interrati di gpl per gli usi domestici, i piani attuativi, gli alberghi e così via."