GENGA - Taglio del nastro per "Fresco di Grotta", iniziativa promossa dalla
Provincia di Ancona, in collaborazione con la Regione Marche, la Camera di
Commercio di Ancona, il Consorzio Frasassi e l'Istituto marchigiano di tutela
vini, e giunta alla terza edizione. Scopo: unire il vino ambasciatore delle
Marche nel mondo con le grotte di Frasassi.
Così per un anno il
Verdicchio ha riposato all'interno delle grotte. Ieri, con un evento
promozionale di notevole impatto, sono state estratte le bottiglie, una per
ognuna delle tredici aziende vinicole che hanno partecipato al progetto. A
presentare la manifestazione il presentatore Paolo Notari, alla presenza della
presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, del vicepresidente
Giancarlo Sagramola e delle autorità. Una volta "riesumate" le bottiglie, una
commissione di giornalisti-enologi ha messo a confronto il Verdicchio
invecchiato in grotta con quello classico e si è visto che "il vino migliora
nelle sue qualità fisico-organolettiche" secondo l'enologo Alberto
Mazzoni.
Taglio del nastro anche per il percorso espositivo che, per il
periodo estivo e autunnale, accompagnerà i visitatori che attraverseranno il
pre-ingresso delle grotte. E, nelle 19 cantine aderenti al progetto, si potranno
degustare e acquistare i migliori vini della Provincia di Ancona, ad un prezzo
ridotto.
"In questo ambiente il vino ci sta bene - ha detto la presidente
Casagrande - non solo perché è fresco, ma perché è una vetrina naturale".
"Abbiamo tolto le etichette di carta e il tappo di sughero che potevano creare
muffe - ha spiegato Sagramola - perché prima di tutto abbiamo a cuore il
patrimonio grotta". A presentare i risultati dell'evento Marcello Masi,
vicedirettore del Tg2 e curatore della rubrica "Eat Parade".
Genga,
13 giugno 2010