Durante la seduta del Consiglio provinciale di ieri, la maggioranza compatta ha approvato il consuntivo 2009.
"Non posso che essere soddisfatta - dichiara la presidente Patrizia Casagrande, - sia per la tenuta politica che per la performance amministrativa di un ente che, per il secondo anno consecutivo, si è confrontato con la crisi e con la recessione, riuscendo a fornire al territorio le risposte più adeguate. Non per caso il Censis ci ha selezionato tra le 9 delle 104 Province italiane che hanno usato il bilancio 2009 come strumento flessibile per affrontare la congiuntura negativa".
Un consuntivo che dimostra come il bilancio della Provincia di Ancona si sia modellato sulle nuove e più urgenti esigenze del territorio, strutturando il livello finanziario in base al calo delle entrate legate al mercato e, allo stesso tempo, ottimizzando quella spesa interna che, nell'immaginario, collettivo, è intoccabile. Il consuntivo 2009 vede infatti un risparmio di 2 milioni di euro per spese di utenze, costo dei mutui e personale. "Una scelta di rigore , - prosegue la presidente, - che ci ha permesso di utilizzare il risparmio per investimenti sullo sviluppo dei settori maggiormente colpiti dalla cris i. Ciò significa che abbiamo potuto destinare le risorse necessarie ai fondi di garanzia, al sociale, ai piani di lavoro e formazione, alla manutenzione di strade e fiumi, all'edilizia scolastica, ai lavori di bonifica della nuova sede".
Con il massimo dell'impegno dedicato al bilancio, la Provincia di Ancona è riuscita ad evitare che il patto di stabilità producesse effetti paralizzanti sugli investimenti. Una gestione virtuosa che ha prodotto occupazione grazie a un piano di lavori pubblici senza incertezze e che si dispone ad interpretare i segnali della futura ripresa orientando i piani di formazione e lavoro verso nuove direzioni (turismo, polo del mare, polo della montagna).
Un consuntivo, dunque, che non parla di tagli o di razionalizzazioni, ma di spesa di qualità gestita sul crinale della risposta alle pressanti esigenze del territorio e dell'economia della struttura interna.
"Ad un anno dal mio insediamento, appena il tempo per la nuova giunta di familiarizzare con le dinamiche dell'ente, - conclude la presidente, - siamo piombati nella gestione di una situazione di crisi che ormai è diventata quasi ordinaria amministrazione. La flessibilità con la quale ci siamo adattati a una conduzione non facile ci fa ben sperare sulla futura gestione di una ripresa che vedrà cambiare la struttura economica del territorio".
Ancona, 30 aprile 2010