Cultura, la Provincia ridefinisce la propria presenza all'interno di enti, associazioni e fondazioni

 
L'assessore Carlo Pesaresi
L'assessore Carlo Pesaresi
ANCONA - Approvate, nell'ambito del Piano generale di sviluppo, le nuove linee di indirizzo riguardanti la partecipazione della Provincia di Ancona agli enti culturali del territorio. Obiettivo, l'individuazione e la distinzione di enti considerati strategici, ovvero associazioni, istituti e fondazioni che, per le loro attività, costituiscono l'ossatura del sistema cultura dell'intera Regione, e non strategici, cioè quegli enti costituiti o fondati con scopi circoscritti o legati a specificità territoriali.
"La decisione assunta dal consiglio provinciale è importante - spiega l'assessore alla Cultura Carlo Maria Pesaresi - poiché individua i criteri in virtù dei quali la partecipazione della Provincia a soggetti terzi in qualità di socio debba ritenersi opportuna e confacente alla sua 'mission' istituzionale".

Tra i 7 enti strategici figurano: la Fondazione orchestra regionale delle Marche, l'Associazione marchigiana attività teatrali, la Fondazione Teatro stabile delle Marche, la Fondazione Pergolesi Spontini, l'Associazione InTeatro, la Fondazione Teatro delle Muse, l'Associazione Mediateca delle Marche".
"Questi enti - afferma l'assessore Pesaresi - hanno un ruolo determinante nell'attuazione delle politiche culturali, definiscono e determinano le stagioni  e la programmazione degli enti locali, realizzano impresa culturale, contribuiscono allo sviluppo turistico del territorio e, aspetto non meno rilevante, costituiscono un elemento importante per l'occupazione e la crescita dell'economia locale".

Tra quelli non valutati strategici ci sono invece: la Fondazione Federico II Hohenstaufen, il Centro studi drammaturgici internazionali Franco Enriquez, l'Accademia di arte lirica e corale città di Osimo, il Centro studi Oriente-Occidente, la Rassegna internazionale di musica sacra Virgo Lauretana, la Fondazione Colocci, l'Associazione Teatro giovani, l'Istituto musicale Pergolesi di Jesi.

"La loro attività, pur prestigiosa - si legge nel documento approvato - non pare assumere rilevanza strategica. Rispetto a tali soggetti è da considerare positivo e opportuno il sostegno economico, che va mantenuto sulla base di singoli progetti, in luogo della partecipazione diretta agli assetti societari".

Ancona, 27 gennaio 2009