ANCONA - Prevenzione, coordinamento, sicurezza . Sono queste la parole d'ordine al centro del confronto promosso dalla Provincia di Ancona con i sindaci dei comuni del territorio sulla tutela e la manutenzione del demanio idrico provinciale . Obiettivo fare chiarezza sui numerosi progetti già realizzati e sulle competenze di ciascun ente nella realizzazione dei futuri interventi .
L'incontro è seguito a quello svolto alcune settimane fa tra la Provincia, l'Anas e Rete Ferrovie dello Stato, che aveva individuato in questi ultimi soggetti la titolarità di mantenere puliti i tratti dei fiumi in corrispondenza di opere quali ponti e viadotti di loro competenza , dove più spesso si accumulano detriti e rifiuti che poi ostacolano il regolare deflusso delle acque in caso di piena.
"Stiamo svolgendo un'importante opera di coordinamento degli enti locali - afferma la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande - per tutelare l'assetto idrogeologico del nostro territorio e garantire la massima sicurezza dei cittadini. Condividere la responsabilità degli interventi significa un controllo più capillare e dunque maggiore efficienza del servizio".
In particolare, si è fatta chiarezza rispetto alle classificazioni dei vari corsi d'acqua e alle esclusive competenze di manutenzione da parte dei Comuni e dei cosiddetti frontisti rispetto al reticolo idrografico minore .
"La tutela del territorio non può restare in capo ad un solo ente - spiega l' assessore provinciale al Demanio Carla Virili - ed è dunque necessario costruire le condizioni per una manutenzione diffusa dell'assetto idrogeologico attraverso un'azione preventiva di coordinamento sia dei Comuni che dei privati e delle imprese agricole".
L'assemblea ha infine fatto proprio la necessità di una maggiore vigilanza sul rispetto della normativa relativa alla distanza dai corsi d'acqua delle nuove costruzioni, degli attraversamenti e delle centraline idroelettriche .
Ancona, 30 novembre 2011
Simone Massacesi
Ufficio stampa della Provincia di Ancona