Il bilancio e gli obiettivi di fine consigliatura della Provincia di Ancona

 

ANCONA - Economia, lavoro, infrastrutture, urbanistica, scuole, rifiuti e finanza pubblica (vedi approfondimenti). Tocca tutti i maggiori settori amministrativi di propria competenza il bilancio di fine anno stilato dalla giunta presieduta da Patrizia Casagrande.

Caldo il fronte dell'economia e del lavoro che, soprattutto sul fronte occupazionale, ha visto la Provincia di Ancona impegnata a fronteggiare la crisi con un piano di quasi 16 milioni di euro, varato lo scorso ottobre, per il sostegno e la creazione d'impresa, le borse lavoro e di ricerca, la formazione e il sostegno al reddito di lavoratori disoccupati e in cassa integrazione, il sostegno alle donne per conciliare tempi di vita e di lavoro. "In particolare, quest'anno - afferma la presidente Patrizia Casagrande - ci si è concentrati sulle misure anticrisi, con percorsi formativi studiati appositamente per i lavoratori in cassa integrazione in deroga o in mobilità, che hanno raggiunto quasi le 8 mila unità per un ammontare di oltre 3 milioni e 800 mila ore di Cigs autorizzate, anche nella formula just in time, con progetti che possono essere attivati in qualsiasi momento e con urgenza. Per loro si è deciso di potenziare i servizi specialistici di orientamento nei centri per l'impiego e sono stati erogati i voucher per la formazione continua, per un totale di circa 3 milioni e mezzo di euro".

Sul lato delle infrastrutture, oltre a ricordare i 5 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria sulla rete provinciale recentemente approvati e il via libera al terzo lotto dell'Arceviese (1,2 milioni di euro), la presidente ha voluto fare il punto sulla questione del raddoppio della variante alla statale 16, la cui progettazione definitiva, pur non di sua non competenza, è stata curata dalla Provincia ed ora è a disposizione dell'Anas. "Sia la giunta che il consiglio provinciale - dice la presidente - hanno indicato con appositi atti il carattere prioritario dell'opera e invitato Governo, Regione e parlamentari marchigiani a un impegno concreto per il finanziamento e la realizzazione di questo intervento strategico per lo sviluppo del territorio. Purtroppo, dal ministero dei Trasporti ci è pervenuta notizia che le risorse necessarie per il primo lotto da Falconara a Torrette, stimate sui 128 milioni di euro, non sono state inserite nella legge finanziaria 2010, anche se il progetto è tra le priorità del Contratto di Programma nazionale".

Sempre in tema di grandi infrastrutture tiene banco la questione dell'aeroporto di Falconara, il cui rilancio resta per l'amministrazione un obiettivo primario. "Dopo anni di difficoltà - sostiene la presidente - i dati sulle performance fanno registrare un'inversione di tendenza, grazie soprattutto all'incremento dei ricavi attribuibile all'aumento dei voli e dei passeggeri. È questo il momento per insistere su una programmazione che punti sempre più a porre l'aeroporto di Falconara al centro della mobilità regionale".

Sulle politiche urbanistiche, annunciato l'avvio della revisione del Piano territoriale di coordinamento per fronteggiare i nuovi bisogni manifestati dalle trasformazioni del territorio. La proposta che viene dalla Provincia, la cui parola d'ordine resta la co-pianificazione, è quella di un progetto per macro ambiti territoriali  sui quali analizzare i processi attualmente in atto e gettare le basi per le politiche territoriali dei Comuni. Il punto di partenza non poteva che essere la bassa Vallesina, nella quale si concentrano le maggiori difficoltà dell'area vasta e dove il tavolo con le amministrazioni di Ancona, Falconara, Agugliano, Chiaravalle, Montemarciano, Monte San Vito e Jesi è già istituito. "Nella bassa Vallesina - continua la presidente - le problematiche urbanistiche sovra comunali maggiori riguardano sicuramente la viabilità connessa alla realizzazione della terza corsia dell'A14. Problematiche che interagiscono sia con le criticità proprie di un'area ad elevato rischio ambientale, sia con la conversione di aree dismesse o da dismettere come quelle dell'ex Montedison di Falconara e del nuovo Consorzio agrario di Chiaravalle. Tanto qui che altrove, la metodologia che vogliamo adottare mira  a condividere la pianificazione del territorio con gli enti locali secondo i principi della sussidiarietà e della concertazione, per costruire uno strumento di programmazione unanimemente riconosciuto che affronti in maniera integrata e organica i mutamenti e che guidi i singoli comuni nella redazione dei Piani regolatori. L'obiettivo è e resta governare le trasformazioni in maniera sostenibile ed evitando il consumo del territorio".

Altro punto affrontato dalla presidente sono stati il progetto di bonifica e riqualificazione del Palazzo di Vetro, storica sede dell'ente: "L'ultimazione della bonifica - spiega la presidente - è prevista per l'estate 2011. Dopodiché, avremo a disposizione una struttura nel centro di Ancona di alto pregio, dove avvieremo la progettazione di un intervento di recupero e valorizzazione al fine di riportare lì la nostra sede. Questo intervento trova i suoi punti di forza nel contributo alla riqualificazione urbanistica, architettonica, ambientale e tecnologica  del capoluogo e nella crescita del valore immobiliare del patrimonio provinciale garantendone il mantenimento nel tempo, offrendo contemporaneamente una rinnovata identità alla Provincia di Ancona nella realtà del territorio che essa rappresenta".

Infine, in tema di finanza pubblica la presidente Casagrande ha parlato di "previsione realistica" quella di alienare nel 2011 l'Hotel Marche di Senigallia e l'ex Itc Corridoni di Osimo. "Il Comune di Senigallia ha adottato l'apposita variante per un intervento urbanistico diretto, svincolato da piani urbanistici, che consente anche la demolizione e la ricostruzione, e quindi di fatto la valorizzazione del bene provinciale, mentre il Comune di Osimo ha già modificato la destinazione d'uso dell'ex scuola secondo le richieste approvate dal consiglio provinciale. Quando ci perverrà, vaglieremo in termini economici e temporali anche la proposta del Comune di scambiare l'ex Corridoni con un altro immobile. Siamo anche in attesa delle definitive decisioni del Comune di Ancona relativamente al Savoia".


Ancona, 30 dicembre 2010


Simone Massacesi

Ufficio Stampa della Provincia di Ancona