La Casagrande ricorda il Comandante Ferro

 

Il messaggio del commissario straordinario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande al Forum permanente tra le Associazioni antifasciste e partigiane e gli Istituti di Storia delle città adriatiche e joniche, a cinque anni dalla scomparsa di Emilio Ferretti:

 

"Il messaggio del commissario straordinario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande Sono passati cinque anni dalla scomparsa di Emilio Ferretti, per tutti il comandante Ferro, ma nessuno dei tanti che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, e magari l'onore di averne condiviso i momenti di militanza politica e attività istituzionale, lo ha dimenticato.

 

Sentiamo inesorabile, anzi, l'assenza di un punto di riferimento, di un maestro, di un uomo che ha vissuto la propria vita con passione, ponendosi disinteressatamente al servizio dei più alti e nobili ideali di uguaglianza e giustizia sociale.

 

Sentiamo sulla nostra pelle questa assenza soprattutto oggi, con una crisi economica che rischia di trasformarsi in crisi di civiltà e di democrazia, foraggiando un degrado sociale che svuota il significato di questi stessi valori, iscritto nella Costituzione repubblicana.

 

Ciò deve spingerci a fare di più e meglio, a non abdicare dal dovere di difendere e mantenere viva la difesa della memoria storica della Resistenza, di cui Ferretti è stato autorevole depositario.

 

Un dovere fatto proprio dai tanti giovani che, anche nella nostra Regione, hanno scelto l'impegno nell'Anpi per testimoniare la loro fede civile nei valori della Costituzione e per non rassegnarsi all'ignavia di una modernizzazione senza progresso, che restringe la sfera dei diritti e condiziona negativamente la vita quotidiana di tante cittadine e tanti cittadini italiani.

Un segnale di buon auspicio e un esempio a cui volgere lo sguardo. Anche per questo, concludendo, mi sia concesso di ricordare insieme a Ferretti un altro compagno e amico di cui abbiamo pianto recentemente la prematura scomparsa: Nazareno Re, che di questa nascente speranza è stato uno dei principali artefici, fin dal primo momento in cui venne chiamato a sostituire proprio il Comandante Ferro alla guida dell'Anpi.

 

Probabilmente nessun altro come Nazareno ha saputo farsi interprete della lezione di Ferretti, grazie alla sua generosità e al suo saper comunicare con i giovani, senza ideologismi e preconcetti, di democrazia e antifascismo. La sua assenza oggi è un motivo in più di tristezza e dolore che però, ne sono certa, sapremo superare seguendo l'insegnamento di entrambi".

 

Ancona, 27 ottobre 2012