ANCONA - "Anche sul ricorso alla vivisezione e alla sperimentazione animale si
misura il grado di civiltà dei popoli. L'abolizione di tali pratiche, inutili e
inefficaci, deve uscire dalla sfera dell'etica ed entrare quanto prima
nell'agenda politica. A maggior ragione oggi, che la ricerca scientifica può
avvalersi di validi mezzi alternativi senza infliggere violenze e dolori a
milioni di essere viventi".
Ad affermarlo è l'assessore all'Ambiente
della Provincia di Ancona Marcello Mariani, alla vigilia della manifestazione
contro la vivisezione prevista per domani 25 settembre a
Roma.
"Purtroppo, invece - continua Mariani - la recente approvazione da
parte del Parlamento europeo della direttiva 86/609 che regolamenta l'utilizzo
degli animali per scopi scientifici, sembra andare verso tutt'altra direzione.
La possibilità per alcuni paesi (fortunatamente non l'Italia) di utilizzare nei
laboratori gatti e cani randagi, specie in via d'estinzione o catturate in
natura, nonché il mantenimento della soppressione per inalazione di anidride
carbonica, metodo indicato come umano ma che in realtà provoca acute e
prolungate sofferenze, e della possibilità di effettuare esperimenti senza
anestesia, costituiscono aspetti negativi che, di fatto, vanificano il lavoro di
sensibilizzazione svolto dalle associazioni animaliste e disconoscono sia il
progresso scientifico che la diffusa contrarietà dell'opinione pubblica contro
la vivisezione".
Ancona, 24 settembre 2010