La festa dell'Anpi per ripartire dalla Costituzione

 

Intervento della presidente Patrizia Casagrande sull'apertura della seconda festa nazionale dell' Anpi


Grazie all'Anpi, probabilmente Ancona sarà uno dei pochi luoghi in Italia dove, nei prossimi giorni, se qualcuno chiedesse quale importante partita sta giocando l'Italia, non si sentirà rispondere il nome di una nazionale di calcio, bensì la difesa dei diritti sanciti dalla Costituzione.


La seconda festa nazionale dei partigiani, infatti, porterà nel nostro territorio quattro giorni di dibattiti e spettacoli che avranno come minimo comun denominatore la Carta costituzionale. Una scelta che salutiamo con soddisfazione e che accogliamo come un riconoscimento alla cultura democratica e antifascista della nostra comunità, ma che soprattutto, vogliamo cogliere come un'opportunità di confronto per capire verso quale direzione sta andando il nostro paese.


I segnali che ci giungono in questi giorni ci preoccupano e somigliano tanto a un innesco definitivo di quel processo di revisione della Costituzione invocato da chi la considera ormai un testo superato, un ostacolo alla presunta modernizzazione italiana, e non come la base fondamentale del nostro ordinamento giuridico.


Un processo di revisione che getta ombre e incertezze per la stessa tenuta democratica del Paese e che, non a caso, punta a mettersi in moto laddove proprio la Costituzione svolge ancora oggi un ruolo fondamentale, nella tutela del mondo del lavoro e delle fasce più deboli della popolazione.


Il tentativo di espellere la Costituzione dalle fabbriche, proprio nel quarantesimo anniversario dello Statuto dei lavoratori che invece ne segnò l'ingresso, e più in generale dal sistema economico, come più in sordina ipotizza il governo, mettendo in discussione l'articolo 41 della Costituzione, quello che indirizza l'iniziativa economica a fini sociali, significa né più né meno affondare il principio che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.


Siamo certi che su questi argomenti, verso i quali è quanto ormai urgente e indispensabile costruire una corretta informazione e una più forte coscienza civile, la festa nazionale dell'Anpi darà un contributo alla crescita del dibattito nel nostro territorio, che sarà tanto più utile per quei giovani, ai quali l'Anpi, dimostrando capacità di innovarsi, ha deciso da alcuni anni di aprire le porte, come condizione essenziale per portare avanti le battaglie per la democrazia e lo sviluppo dei diritti.


Una capacità ripagata oggi da un boom di iscrizioni senza precedenti che ci consegna qualcosa di più di una speranza, affinché quella stessa Costituzione che nei mesi scorsi ha sfilato nella mani di migliaia di giovani nelle piazze italiane, possa ancora vivere ed esercitare quella funzione di coesione sociale per la quale è nata.



Ancona, 24 giugno 2010