Metodo Effe, il progetto della Provincia per un approccio femminile alla vita, al lavoro e alle arti

 
ANCONA - Esiste una metodologia di lavoro differente nell'approccio femminile? E' riconoscibile in questa un linguaggio differente, non codificato, che nasce dal corpo e si sviluppa in ritmi, maniere e frequenze diverse? A queste domande vuole rispondere il progetto Metodo Effe promosso da Silvia Fiorentino, Giovanna Curatola, Maria Del Pesce, Tamara Ferretti e Lucilla Niccolini e sostenuto dalla Provincia che partirà nella seconda metà del 2008 con un convegno e una mostra tutta al femminile dove segno, linguaggio e corpo si integrano, si rivela una diversa capacità di attrazione e di sentire, capace di coinvolgere lo spettatore con un immediato, forte approccio sensoriale ed emotivo.
L'iniziativa mira a verificare la suggestiva ipotesi che, nell'approccio alla vita, al lavoro, alle arti, esista una metodologia tipicamente femminile attraverso la costruzione di un dibattito con e nel territorio su differenti tematiche e confronti disciplinari incrociati. "Un laboratorio-ricerca - sostengono le organizzatrici - con una stretta interazione tra teoria e pratica, per porci domande su di noi, sulla nostra coscienza, sull'evoluzione politica. Le tappe della verifica - continuano - saranno collegate tra loro per accumulare le esperienze e poi donarle al territorio di partenza. E in tal senso, donare, va inteso come uno dei primi termini di cui ci approprieremo, di entità e di significato femminile".

"È un progetto a cui la Provincia di Ancona crede molto - affermano la presidente Patrizia Casagrande e l'assessore alle Pari opportunità Eliana Maiolini - e sul quale ha deciso di investire importanti risorse. Del resto mi sembra che esista un'esigenza profonda, un bisogno sociale vero, di parlare di donne ma soprattutto di farle esprimere senza filtri, sui loro problemi e con i loro saperi. Il progetto Metodo Effe mira proprio a questo scegliendo come terreni privilegiati l'arte e la cultura per affermare la ricchezza e l'esistenza di un linguaggio e di una lettura della società diverse da quelle canoniche".

Ancona, 24 settembre 2008