ANCONA - "Dopo aver cincischiato per tre anni, arrabattandosi tra pareri legali
pagati dai cittadini puntualmente smentiti dalla Regione, oltre che da altre
autorevoli interpretazioni, il presidente di Conero ambiente sembra aver trovato
la 'polizza casco' alle proprie inadempienze dando un'interpretazione piuttosto
forzata della legge regionale sulla gestione integrata dei rifiuti appena
approvata".
Così l'assessore all'Ambiente della Provincia di Ancona
Marcello Mariani, replica all'inusitato comunicato stampa del Consorzio Conero
ambiente sulla realizzazione della terza discarica nel territorio
provinciale.
"Ancora oggi - continua Mariani - il presidente di Conero
ambiente insiste nel trincerarsi dietro un suo acclarato sbaglio di
interpretazione, quello della mancata deliberazione della localizzazione della
discarica da parte della Provincia, nonostante la certificazione della Regione
sull'assolvimento delle competenze provinciali in merito. La nuova legge
regionale, infatti, ha puntualmente confermato come la localizzazione sia in
capo ai Consorzi. Mi sembra un chiaro indicatore di come la concentrazione di
importanti responsabilità pubbliche deponga a sfavore dell'efficienza della
macchina amministrativa".
"Il tempo dei 'preferirei di no', che rimandano
allo scrivano Bartleby di Herman Melville sono finiti - afferma ancora Mariani -
e la Provincia, che come noto si è adoperata anche oltre le proprie prerogative
per mediare tra i vertici del consorzio Conero ambiente e i comuni del Cir 33
dove risiedono le discariche, da questo momento è pronta a utilizzare tutti gli
strumenti previsti dalla nuova legge regionale per velocizzare senza ulteriori
indugi le operazioni ancora in capo ai Consorzi, in attesa della costituzione
dell'Autorità d'ambito".
"Ora - conclude - la Provincia aspetta di vedere
quali atti il presidente di Conero ambiente sarà in grado di mettere in campo
per ricucire il rapporto unilateralmente interrotto con i comuni che da anni
raccolgono i rifiuti del suo Consorzio, sollevando i cittadini dai pericoli nei
quali li ha catapultati. Dal canto nostro, mantenendo fede a un metodo di
dialogo e confronto che contraddistingue con chi guarda oltre il proprio
particolare, inizieremo la transizione concordata delle funzioni oggi di
competenza provinciale ai comuni, e insieme ai comuni, che andranno a costituire
la futura Autorità d'ambito".
Ancona, 7 ottobre 2009