Occupazione, la Provincia: "Necessario investire su qualità, efficienza e innovazione"

 

ANCONA - La crisi economica è tutt'altro che alle spalle e i suoi effetti si fanno ancora sentire sia a livello nazionale che territoriale. Non fa eccezione la situazione della provincia di Ancona, fotografata dal rapporto 2010 dell'Excelsior sulle previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali del 2010. Le principali criticità riguardano la scarsa dinamicità del mercato del lavoro, le difficoltà sia dei grandi comparti come industria e costruzioni, sia delle piccole e medie aziende, la mancanza di reperibilità di figure professionali altamente specializzate.

Di quadro controverso e preoccupante parla la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande: "Impensierisce lo stato di sofferenza delle piccole e medie imprese, componente  fondamentale del nostro modello di sviluppo. È evidente che il sistema Italia, senza alcuna eccezione, necessità di un forte investimento in termini di qualità, efficienza e innovazione, caratteristiche imprescindibili per rendere competitivi i nostri prodotti sui mercati internazionali. In questo senso, serve uno sforzo maggiore per costruire sinergie tra enti locali, scuola, università e mondo dell'impresa per garantire quella maggiore specializzazione, non sempre reperibile nel territorio".

Ma una riflessione non sganciata dal contesto, la presidente Casagrande la riserva anche al dibattito che ruota intorno alla riforma del sistema scolastico: "Insieme all'alta specializzazione, nel nostro sistema cresce il fabbisogno di manodopera qualificata. La penalizzazione degli indirizzi professionali contenuti nella riforma del governo è un errore che denunciamo da tempo e che oggi il rapporto Excelsior conferma. L'istruzione professionale va potenziata, perché è lì che si formano quelle competenze che possono rivelarsi strategiche anche per la capacità di produrre occupazione".

Ancona, 19 ottobre 2010