Qualità dell'aria, la Provincia: "Interventi o rischio sanzioni"

 

ANCONA - I ripetuti superamenti dei livelli di inquinamento da polveri sottili hanno spinto la Provincia di Ancona a convocare un tavolo con i comuni del territorio interessati dal fenomeno per individuare e avviare soluzioni concertate, condivise e soprattutto efficaci.

Anche perché, come ha rilevato l'assessore all'Ambiente della Provincia di Ancona Marcello Mariani, i primi dati del 2010 preannunciano un anno difficile per la qualità dell'aria, e sembrano consolidare il trend negativo degli ultimi anni.

Situazione critica per quanto riguarda il Comune di Ancona, che a giugno 2011 vedrà scadere le proroghe concesse dall'Unione europea, e sul quale grava il rischio di pesanti sanzioni economiche, con possibili risvolti penali, se permarrà lo stato di inadempienza nei confronti delle disposizioni comunitarie.

"La base da cui partire - afferma l'assessore Mariani - deve essere che la salute pubblica non è contrattabile, né monetizzabile. Allora è necessario mettere in campo azioni immediate e di ampio respiro per intervenire su tutti gli aspetti che influiscono sull'inquinamento atmosferico, dal traffico stradale al riscaldamento domestico, dalle emissioni industriali a quelle del porto di Ancona, per il quale avanziamo da tempo la richiesta di realizzare banchine elettrificate che consentano di diminuire drasticamente l'inquinamento delle navi da crociera ormeggiate. Insomma, dovrebbe essere chiaro a tutti che investire fondi su progetti di risanamento della qualità dell'aria con interventi puntuali, ad esempio a sostegno della mobilità pubblica, è meglio che sperperarli per pagare sanzioni che ricadrebbero sui cittadini senza apportare alcun miglioramento ambientale".


Ancona, 24 febbraio 2010