Rc auto, la presidente Casagrande sulle ragioni dell'aumento

 

ANCONA - "È dallo scorso anno, appena varata la manovra del governo centrale, che il nostro ente si pone in prima linea per denunciare i gravi tagli ai trasferimenti statali verso comuni, province e regioni contenuti nella legge 78 e le distorsioni di un federalismo che, anziché valorizzare le forme di autogoverno, mira a scaricare sugli enti locali i costi dell'iniqua politica sociale ed economica del governo stesso . È sorprendente, invece, che sia proprio una parte di Rifondazione comunista, la stessa che ha condiviso le nostre scelte amministrative, a cadere in questa t rappola costruita ad arte dal governo per colpire le fasce di popolazione più deboli , senza nemmeno assumersene la responsabilità".

 

Così la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, sull'aumento del 3% dell'aliquota sulla Rc auto.

 

"L a nostra è stata una scelta di responsabilità - prosegue la Casagrande - e rispettosa del ruolo istituzionale che siamo chiamati a svolgere . Abbiamo voluto evitare che, dopo anni di virtuosismo amministrativo , il nostro ente sforasse il patto di stabilità mettendo a rischio i futuri equilibri di bilancio . Infatti, queste nuove risorse serviranno per garantire i pagamenti ai fornitori , evitando così di mettere in difficoltà le aziende del territorio, e andranno a sostegno di investimenti riguardanti la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, che come noto, costituiscono uno dei punti qualificanti del nostro mandato ".

 

Ancona, 27 giugno 2011

 

Simone Massacesi

Ufficio stampa della Provincia di Ancona