Trenta posti letto a Jesi e Chiaravalle per rifugiati e richiedenti asilo

 
conferenza stmapa a Jesi

JESI - Trenta posti letto in appartamenti di piccola e media grandezza, equamente suddivisi tra Chiaravalle e Jesi, destinati a richiedenti asilo, rifugiati e possessori di protezione umanitaria. È quanto prevedono due progetti della Provincia di Ancona denominati "Donne per donne" e "Jesintegra", finanziati dal Fondo nazionale per le politiche dell'asilo e realizzati in partenariato con i Comuni di Chiaravalle e Jesi.

 

Per il progetto "Donne per donne" di Chiaravalle si tratta di un rifinanziamento, dopo i buoni risultati conseguiti nel biennio 2009-2010, periodo che ha visto transitare negli alloggi messi a disposizione dall'amministrazione di Chiaravalle ben 13 donne, di cui 8 hanno successivamente trovato lavoro, e 12 minori, tre dei quali nati a progetto in corso. Le risorse complessive per il prossimo triennio ammontano complessivamente a 902 mila euro, di cui 715 mila derivano dal finanziamento ministeriale. L'ente gestore continuerà ad essere il comitato provinciale dell'Arci di Ancona


Tutto nuovo, invece, il progetto "Jesintegra", la cui unica differenza rispetto all'esperienza di Chiaravalle, dove le beneficiarie sono donne sole con prole, in stato di gravidanza o che hanno subito tortura e violenza, sarà l'accoglienza di persone singole, senza distinzioni di sesso. In questo caso il finanziamento triennale ammonta a 607 mila euro, di cui 486 mila di finanziamento ministeriale. Qui l'ente gestore sarà il Gruppo umana solidarietà di Macerata.


In entrambi i casi, i beneficiari saranno costantemente accompagnati nel disbrigo delle pratiche burocratiche, amministrative e legali, avranno supporto per conoscere i servizi fruibili nel territorio e saranno iscritti al Servizio sanitario nazionale. Oltre all'accoglienza e alla tutela, i progetti perseguono due fondamentali obiettivi considerati alla base del processo di integrazione: l'inclusione sociale culturale e l'autonomia economica. In questa direzione andranno i corsi di alfabetizzazione funzionale al lavoro, la conoscenza dei servizi territoriali e il sostegno alla scolarizzazione dei minori.

 

"Diamo continuità ed estendiamo - afferma la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande - un progetto a cui crediamo molto e che ha dimostrato di dare risultati importanti sul terreno dell'integrazione culturale. L'esperienza ci insegna che a nulla servono atteggiamenti di chiusura e misure emergenziali, non di rado lesive dei diritti fondamentali della persona. Ciò che è necessario, invece, è la promozione di una solidarietà fondata sul rispetto della legalità e il riconoscimento dei diritti umani, unica strada da percorrere per rafforzare la coesione sociale che distingue il nostro territorio".



Jesi, 2 febbraio 2010


Ufficio stampa della Provincia di Ancona 

Simone Massacesi