Verso la nuova legge urbanistica regionale

 

INTERVENTO MARCHE MAGAZINE

La discussione sulla nuova legge urbanistica regionale sta entrando nel vivo, catalizzando l'attenzione di associazioni di categoria, organizzazioni ambientaliste e tantissimi cittadini che, sul tema della difesa del paesaggio, hanno costruito in questi anni nuove forme di impegno e partecipazione a partire da due bisogni: tutelare la fragilità del territorio e porre le condizioni di una svolta ambientalista capace di ridisegnare il modello di crescita marchigiano, profondamente segnato dalla crisi economica.

 

In questo dibattito la Provincia di Ancona non giunge in ritardo, avendo preso in carico da tempo obiettivi molto tassativi nella pianificazione urbanistica. Si pensi alla massima riduzione del consumo di suolo e alla riqualificazione del patrimonio esistente, sia in campo edilizio che infrastrutturale, ma anche all'assunzione di approcci innovativi come la copianificazione, mirata a garantire la partecipazione degli stakeholder territoriali per garantire scelte massimamente condivise.

 

Ma vincere la sfida della modernità significa andare oltre gli strumenti urbanistici tradizionali e investire in forme sperimentali di interazione con altre discipline considerate fino a poco tempo fa inconciliabili tra loro come la cultura. Contributi in questa direzione non mancano: non a caso la pianificazione territoriale si avvale sempre di più degli strumenti e delle metodologie proposti dal cultural planning. Ne è una dimostrazione anche il recente bando regionale per il Distretto culturale, il cui scopo è quello di avviare e sostenere la nascita di progetti capaci di accompagnare le Marche fuori dal tradizionale modello di sviluppo fondato sull'industria manifatturiera attraverso l'investimento in un'economia sempre più legata alla conoscenza.

Si comprende, dunque, come da una politica urbanistica che metta al centro della gestione territoriale la preservazione e la valorizzazione dipenda il futuro della nostra regione. Mi sembra che, considerata l'alta condivisione di tali premesse, possiamo essere ottimisti sull'approvazione a breve di una legge che sappia tener conto delle best practice  maturate nei singoli territori.

 

 

Patrizia Casagrande Esposto

Commissario straordinario della Provincia di Ancona