ANCONA - "È una prospettiva sulla quale dovremo riflettere e avviare un serio
confronto all'interno dell'Upi Marche capace, come al solito, di coinvolgere
tutti. Ciò che conta è che venga salvaguardata la buona qualità dei servizi che
oggi il sistema delle autonomie eroga alle comunità e di cui le province, con la
loro azione di programmazione, sono le principali garanti. In generale, non
posso nascondere un certo stupore per la superficialità con cui il governo
tratta questioni istituzionali di assoluto rilievo. Tra l'altro, come ha
giustamente sottolineato il presidente della Provincia di Fermo Fabrizio
Cesetti, la costituzionalità di un simile provvedimento è tutta da verificare.
In ogni caso, va da sé che la costituzione di nuove province andava affrontata
prima e meglio, valutando i reali bisogni e non assecondando spinte
particolaristiche".
Così la presidente dell'Upi Marche Patrizia
Casagrande, sulla proposta di abolizione delle province al di sotto dei 220 mila
abitanti contenuta nella manovra del governo.
Ancona, 26 maggio 2010