Al via il progetto Videodromo

 

Dal 16 aprile le immagini corrono senza sosta all'Atelier Dell'Arco Amoroso, in Piazza del Plebiscito, spazio no profit gestito dalla Provincia di Ancona.


Si chiama Videdromo il progetto promosso dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona curato dal critico Gabriele Tinti con l'organizzazione di MAC Manifestazioni Artistiche Contemporaneee la consulenza artistica e scenografica di Allegra Corbo, che vedrà sbarcare nella città di Ancona nell'arco di un anno (da aprile 2011 ad aprile 2012) alcuni fra i maggiori artisti video di fama internazionale.


Perché la video arte? " Perché il video è divenuto lo spazio privilegiato di gran parte della sperimentazione artistica, il luogo dove il nesso tra arte e tecnologie di comunicazione di massa più si è avverato e consolidato, dove quel passaggio dell'arte da evento sacro e rituale ad uno politico e comunicazionale profetizzato da Benjamin più si è venuto determinando", come ci spiega il critico Gabriele Tinti.


Lo spazio prescelto a ospitare Videodromo, l'Atelier dell'Arco Amoroso, è un luogo speciale, nel quale forme artistiche contemporanee sono chiamate a dialogare con un'architettura dal grande valore storico.


Videodromo inaugura sabato 16 aprile alle ore 19.00 con la performance di Cristian Chironi. L'azione, dal titolo Cutter, si articola in libri d'artista, video e performing art e coinvolge il pubblico in una riflessione sulla bellezza naturale e sulla bellezza dell'arte - che l'artista sembra voler fare coincidere - e sul problema dell'estinzione di molte specie botaniche e animali. Oltre a numerose collettive in tutto il mondo, Chironi (nato nel 1974), ha tenuto mostre personali al MAN di Nuoro e al Padiglione d'Arte Contemporanea di Ferrara.


Il programma di Videodromo prosegue durante l'anno con le esibizioni di Judith Siegmund (Germania), Matteo Giacchella e Gastone Clementi (Italia), Simon Senn (Svizzera), Careof Docva (Italia), Emilio Leofreddi (Italia), Cristiano Berti (Italia), Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti (Italia), Calin Dan (Olanda), Andrew Schoultz (USA) e molti altri.


Videodromo è anche uno spazio di dialogo tra varie realtà artistiche e culturali, aperto a workshop, happening, presentazioni di libri e riviste, incontri e confronti, alla cui ideazione e realizzazione collaborano numerose realtà - Mediateca delle Marche, Liceo Artistico E.Mannucci, Acusmatiq, Arci, Argo, Careof, La Cupa, Librare, Nerto.it, Niewiem, Notte Nera, Pop Up!


Videodromo, infine, è un laboratorio dove gli studenti del Liceo Artistico E. Mannucci di Ancona, con la supervisione di Allegra Corbo e Donatella Discepoli, intervengono nell'allestimento dello spazio espositivo e nella realizzazione delle mostre, per concludere il loro stage con una propria collettiva.


L'Atelier dell'Arco Amoroso rimane aperto a tutti gli utenti interessati a esporre e, oltre alla programmazione ufficiale, rimane a disposizione dei giovani artisti che possono inoltrare domanda di partecipazione attraverso un apposito bando consultabile nel sito www.provincia.ancona.it


"L'Atelier dell'Arco Amoroso  - afferma l'assessore alla Cultura della Provincia di Ancona Carlo Pesaresi- apre le sue porte alla videoarte ed alle molteplici implicazioni che questo genere intreccia con il mondo della performance. Nel cuore della città, affacciato sul salotto buono del centro storico e su quella che è la piazza più frequentata dai giovani, inizia la sua avventura un luogo che punta ad essere vitale e creativo, in costante contatto con gli artisti e le più recenti tendenze culturali. Un lavoro corale e di parternariato che fa si che l'Atelier si ponga anche come punto di studio, promozione ed esposizione di esperienze legate all'arte contemporanea, ai nuovi linguaggi ed alle nuove espressività artistiche. Non solo, l'Atelier vuole accogliere presentazioni di libri e riviste, workshop e happening e porsi come spazio dove far dialogare tra loro le istituzioni, le associazioni culturali, il mondo della scuola. Di grande rilievo in questo senso la collaborazione sul progetto intrapresa con la Mediateca delle Marche ed il Liceo Artistico E. Mannucci di Ancona. L'Atelier dunque, pur non perdendo la sua originale funzione di luogo a disposizione degli artisti del territorio, individua con Videodromo un indirizzo proprio, innovativo e piuttosto unico nel panorama regionale".


"Videodromo  - aggiunge Gabriele Tinti - si pone come luogo all'interno del quale far circuitare le molteplici e differenti esperienze legate alla videoarte. Perché il video è divenuto lo spazio privilegiato di gran parte della sperimentazione artistica, il luogo dove il nesso tra arte e tecnologie di comunicazione di massa più si è avverato e consolidato, dove quel passaggio dell'arte da evento sacro e rituale ad uno politico e comunicazionale profetizzato da Benjamin più si è venuto determinando. Perché ciò di cui si ha bisogno oggi, in un'epoca al di là e oltre il post-moderno e la post-metafisica, in un'epoca in cui anche l'ansia del nuovo propria della modernità si è venuta placando in un sentimento di "fine della storia", è creare una esperienza estetica capace di addensare su di sé energie differenti. Gli artisti compresi nel progetto rispondono a questa complessità e a questo bisogno, alcuni servendosi del video come documento di performance, di esibizioni corporali, di strategie comportamentali e situazionistiche, altri come ambiente teorico da analizzare e ridefinire, altri ancora come una tela da animare. Confido che da questo faccia a faccia scaturisca una buona visione".

 

 
 
 
 
 
 
 
 

Visualizzazione ingrandita della mappa