ANCONA - Offrire risposte alle emergenze del lavoro e, allo stesso tempo, porre
attenzione alle occasioni di rilancio che si presenteranno con la ripresa
economica. Questa la cornice entro cui si iscrivono le priorità del bilancio di
previsione 2011 approvato dal consiglio provinciale di Ancona.
"Una
cornice - afferma l'assessore al Bilancio Eliana Maiolini - definita insieme al
territorio attraverso lo strumento del bilancio partecipativo, che ha portato la
Provincia a incontrare in numerose occasioni i rappresentati istituzionali delle
comunità locali, le associazioni di categoria, i sindacati. Fondamentale è stato
anche il ruolo svolto dal consiglio provinciale, che già a novembre aveva
tracciato le linee guida sulle quali si è mossa la giunta. Tra queste la
cantierabilità delle opere pubbliche, l'efficacia delle azioni di formazione, la
costruzione della rete di welfare sussidiario, la valorizzazione del patrimonio
dei beni culturali, la razionalizzazione delle partecipazioni ad altri
enti".
Numeri significativi per gli investimenti: ai 67,6 milioni di euro
impegnati dal 2007 ad oggi, si aggiungono altri 32,7 milioni previsti da questo
bilancio di fine consigliatura che portano a oltre 100 milioni di euro gli
investimenti dell'intero mandato. Al centro soprattutto gli interventi previsti
dal Piano annuale delle Opere pubbliche 2011 su viabilità (6,7 milioni di euro),
edilizia scolastica (12,1) e demanio idrico (4,6). Tra l'altro, come è ormai
consuetudine dell'ente presieduto dalla presidente Patrizia Casagrande,
l'approvazione del bilancio entro il 20 dicembre, consentirà di rendere
immediatamente eseguibile il Piano stesso.
Aumenta poi il patrimonio
complessivo pro capite (da 388 euro a 477, + 15%) e cala la pressione tributaria
(da 108 euro a 99 - 8%). Rispettato, nonostante norme sempre più severe, il
Patto di stabilità, ma soprattutto è stato centrato l'obiettivo di tenere sotto
controllo il livello del debito, tanto che il rapporto rispetto alle entrate
correnti è ben al di sotto sia della media nazionale (85% contro il 114%) che
di quella regionale (103%) e ha permesso alla Provincia di ottenere nella
primavera scorsa il rating A+ da parte di Standard & Poor's, con un
innalzamento delle prospettive da negative (2009) a stabili (2010). In tale
prospettiva, il livello del debito passerà dagli attuali 87 milioni ai 74
previsti nel 2013.
Un bilancio, comunque, su cui pesano fortemente i
tagli contenuti nella manovra del governo e la crisi economica che ha portato a
una riduzione delle entrate pari a 3,5 milioni di euro: 1,7 milioni di euro per
ciò che concerne i trasferimenti statali, 1,8 per quanto riguarda il previsto
calo delle entrate provenienti dal mercato (rc auto, Ipt, addizionale
sull'energia elettrica). Tagli che hanno coinvolto quasi tutti i settori
amministrativi, ma per i quali, soprattutto per il sociale, ci si è già attivati
per reperire risorse attraverso canali di finanziamento europei, ministeriali e
regionali. E proprio sui trasferimenti erariali è previsto un ulteriore taglio
di 1,9 milioni di euro per il 2012.
"I tagli del governo - continua
l'assessore Maiolini - non hanno tenuto conto delle gestioni virtuose e
improntate al rigore come quella del nostro ente. L'obiettivo che ci siamo
posti, allora, è stato quello di razionalizzare e riqualificare la spesa
corrente in modo da minimizzare l'impatto sui servizi offerti ai cittadini. Ci
siamo riusciti razionalizzando la spesa della gestione ordinaria per 2,4 milioni
di euro".
"Un bilancio coraggioso e nell'interesse del territorio -
afferma la presidente Patrizia Casagrande - che, responsabilmente, in un periodo
di profonda difficoltà economica, sceglie di immettere sul mercato investimenti,
anziché tenere nel cassetto i progetti. Programmare il bilancio diventa sempre
più difficile, ma ciò non deve farci dimenticare le nostre responsabilità, che
sono quelle di supportare e guidare tutte le componenti economiche e sociali
nell'uscita dalla crisi e nel rilancio del nostro modello di crescita, evitando
lacerazioni e mantenendo la coesione sociale".
Ancona, 21 dicembre
2010
Simone Massacesi
Ufficio Stampa della Provincia di Ancona