Cala la produzione dei rifiuti pro capite e raddoppia la raccolta differenziata, presentati i dati sul ciclo dei rifiuti della provincia di Ancona

 

ANCONA - Nella provincia di Ancona cala la produzione dei rifiuti pro capite , dai 575 chilogrammi del 2007 ai 505 del 2010 , e raddoppia la raccolta differenziata, dal 22 al 45 per cento . Il risultato è una drastica diminuzione dei conferimenti in discarica che passano da 210 mila a 153 tonnellate .

 

È quanto emerso nel corso dell'ultima Conferenza delle autonomie locali, in cui la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande e l'assessore all'Ambiente Marcello Mariani hanno presentato ai Comuni lo stato di attuazione del ciclo dei rifiuti. Dati che lasciano ben sperare per il raggiungimento degli obiettivi di legge che fissano al 65 per cento la soglia minima della raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012.

 

In un territorio che da anni dà prova di virtuosità nelle realtà comunali più piccole, incoraggianti appaiono i risultati conseguiti da città come Ancona (50,72%), Senigallia (58,40%) e Jesi (51,21%) . In generale, nel 2010, sono state recuperate oltre 6 mila tonnellate di plastica, 26 mila di carta e cartone, più di 41 mila di rifiuti organici . Grazie al riciclo di queste materie si sono avuti effetti positivi per l'economia e minori emissioni di CO2 per oltre 75 mila tonnellate, equivalenti a 107 mila alberi . Buona la performance per ciò che riguarda i costi gestionali pro capite che si attestano sulla cifra dei 76 euro annui contro i 130 della media nazionale .

 

"Siamo soddisfatti - afferma la presidente Patrizia Casagrande - ma non abbassiamo la guardia. La pianificazione provinciale sta dando risultati importanti anche grazie a progetti e campagne di sensibilizzazione mirate come quella degli eco-pannolini e del compostaggio domestico. In questi anni, il nostro territorio è cresciuto molto sotto l'aspetto della cultura ambientale e si sono moltiplicate pratiche di sostenibilità come il riciclo, il risparmio energetico e l'oculata gestione dei beni comuni. Segno che quando l'amministrazione fornisce strumenti e certezze, i cittadini rispondono positivamente a politiche che, spesso, richiedono cambiamenti begli stili di vita e consumo".

 

Se il potenziamento della raccolta differenziata attraverso l'estensione del "porta a porta" resta l'impegno per raggiungere l'obiettivo "rifiuti zero" , l'attenzione si sposta ora verso il potenziamento dell'impiantistica per ciò che riguarda il recupero.

 

"La parole d'ordine - afferma l'assessore Mariani - deve essere più recupero meno rifiuti in discarica. Ciò è possibile con la diffusione della raccolta differenziata spinta e con la realizzazione della necessaria impiantistica".

 

Oggi, nel territorio, è presente un unico impianto di trattamento della frazione umida a Corinaldo.

 

"I consorzi Cir33 e Conero Ambiente - continua Mariani - dovranno realizzare entro il 31 dicembre 2013, data in cui scadrà la proroga per il conferimento in discarica dei rifiuti non trattati, l'impiantistica per il trattamento della frazione secca e implementare quella della frazione umida anche attraverso il recupero del metano, oggi disperso in atmosfera, e la produzione di energia".

 

 

Ancona, 29 aprile 2011

 

Ufficio stampa della Provincia di Ancona

Simone Massacesi