ANCONA - Un'idea di città europea tutta nuova che, a partire dall'acqua, intende ripensare i luoghi dell'abitare, dove i beni comuni non sono merci ma diritti universalmente accessibili. Questo l'obiettivo su cui si mobiliteranno enti locali, associazioni e imprese aderenti alla rete Reve (Réseau Européen les Villes et l'Eau), riunitisi ad Ancona per lanciare la campagna europea "L'acqua, bene comune per la vita".
L'occasione l'ha fornita il convegno promosso dalla Provincia "Le città per l'acqua, l'acqua per le città" che ha visto la partecipazione delle rappresentanze dei poteri locali di mezza Europa impegnate per la gestione pubblica delle risorse idriche, coordinate da una delle massime autorità mondiali in materia, il presidente dell'Istituto di ricerca europeo per le politiche dell'acqua Riccardo Petrella. Oltre a delegazioni estere come la Federazione tedesca delle città, l'Unione delle città valloni e dei Comuni di Barcellona, Bruxelles, Donostia-San Sebatian, Liegi, Lussemburgo e Parigi, hanno preso parte all'iniziativa anche l'associazione nazionale dei Comuni virtuosi presieduta dal sindaco di Monsano Giancluca Fioretti e i rappresentati delle Imprese Milano sud e Provincia.
Una scelta non casuale quella del territorio anconetano, dove da anni la Provincia promuove pratiche virtuose e intersettoriali a tutela dell'acqua pubblica grazie anche all'istituzione di un Osservatorio provinciale, che oggi rappresenta un punto di riferimento per tutta l'area vasta nel monitoraggio della gestione della rete idrica e nella costruzione di progetti volti a valorizzare questo prezioso bene comune.
"Il principio che ci ha guidato in questi anni - afferma la presidente
Patrizia Casagrande - è che l'acqua rappresenta un diritto umano e sociale, individuale e collettivo, che necessita di politiche di intervento volte a garantirne universalmente l'accesso. E siamo fortemente convinti che, in quanto patrimonio dell'umanità, a nessuno è concesso il diritto di appropriarsene a titolo di proprietà privata o renderla oggetto di speculazioni commerciali. Allo stesso tempo, è necessario insistere nella costruzione di una coscienza critica sul suo utilizzo, capace di modificare stili di consumo che producono sprechi e favorire l'acquisizione di comportamenti più responsabili verso l'ambiente".
Tra i terreni di intervento emersi durante il convegno, anche quelli del rafforzamento della capacità di scambio di esperienze e informazioni tra le diverse realtà europee e la costruzione di un'azione comune volta a sostenere politiche ambientali innovative e investimenti per l'ammodernamento di infrastrutture come acquedotti, impianti di desalinizzazione, messa in sicurezza degli assetti idrogeologici.
"Siamo molto soddisfatti - afferma l'assessore al Demanio idrico
Carla Virili- perché grazie all'impegno per la difesa della acqua pubblica, oggi siamo riusciti a far partire da Ancona una prospettiva diversa del vivere comune, in cui le amministrazioni pubbliche si pongono l'obiettivo di andare oltre alla tutela dei bisogni individuali, assumendo una dimensione collettiva e socialmente più accettabile".
Ancona, 20 aprile 2011
Simone Massacesi
Ufficio stampa della Provincia di Ancona