Demagogico sopprimere le Province

 

ROMA - Si è da poco conclusa la riuscita manifestazione nella sala Congressi di piazza Montecitorio, promossa dall'Upi contro i tagli della manovra e la soppressione delle Province. La sala era gremita di amministratori provinciali provenienti da tutta l'Italia che, dopo la puntuale introduzione del presidente Castiglione sui costi reali delle Province, si sono alternati in una lunga maratona oratoria. Ancorché difendere le Province in quanto tali, i presidenti hanno messo a fuoco tutti gli elementi demagogici e pretestuosi insiti nella scelta di sopprimere gli enti locali intermedi previsti dalla Costituzione. Il pregiudizio sulla presunta casta provinciale, unito alla disinformazione sui costi e sulle funzioni delle Province hanno prodotto nel Paese un forte interesse mediatico che ha orientato quell'opinione pubblica che il governo ha voluto soddisfare.


Di fatto, non tagli ai costi della politica, ma tagli ai servizi al cittadino contiene la manovra approvata ieri. Questa la sintesi di Susanna Camusso, concorde sulla perfetta inutilità economica di abolire le province per risanare il debito pubblico. Con la segretaria Cgil concordavano Vasco Errani (presidente nazionale della Conferenza delle Regioni), i senatori del Pdl Enrico La Loggia e Domenico Nania (responsabile Pdl enti locali) , Davide Zoggia (responsabile Pd enti locali) e gli altri parlamentari presenti alla manifestazione.


"La prossima volta inviteremo i contrari - esordiva la presidente Casagrande -. Vogliamo un confronto serio sulle funzioni degli enti locali e dell'ente intermedio al servizio del territorio provinciale in materia di edilizia, sicurezza e riordino della scuola, in materia di regia della gestione della crisi del lavoro e del ciclo completo dei rifiuti, di sostegno alle imprese e di pianificazione urbanistica. Se non colpevole, è perlomeno miope toccare la Costituzione senza la necessaria cautela verso l'architettura delle istituzioni locali, che può e deve essere rivista. Ma solo per essere migliorata, non per gettare fumo negli occhi degli italiani"


Maria Manganaro

portavoce presidente della Provincia di Ancona