Forum delle Camere di Commercio: la macroregione come opportunita’ di rilancio delle economie locali

 

IL TURISMO E LA SOSTENIBILITA’ SONO AL CENTRO DELLE SCELTE POLITICHE PER IL RILANCIO ECONOMICO DEI PAESI DELLA MACROREGIONE

 

Dal 10 al 12 giugno si è svolta a Corfù in Grecia l'edizione annuale 2014 del forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio: 200 delegati provenienti da Italia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania, Grecia hanno partecipato ai lavori.

 

Il Forum si è svolto durante la presidenza greca dell'Unione Europea, cui seguirà il Semestre italiano durante il quale verrà definitivamente riconosciuta la Macroregione Adriatico Ionica come terza Macroregione Europea. E’ appena stato approvato dalla Commissione europea il Piano d'Azione della futura Macroregione che verrà presentato al Consiglio dell’Unione Europea – Affari Generali il 24 giugno, in cui i Ministri degli Esteri degli Stati membri prenderanno atto della Comunicazione della Commissione Europea relativa alla Macroregione.

“Nel piano d’azione per la Macroregione adriatico ionica approvato dalla Commissione europea viene citato il Forum AIC (insieme anche alle altre reti operanti in Adriatico), il brand ADRION e anche il Gruppo sulla progettazione Europea. I documenti riprendono le posizioni emerse durante il Forum – sottolinea il Presidente Rodolfo Giampieri. Gli enti camerali si sono impegnati nel realizzare un programma di attività comuni da cui emergano azioni concrete, progetti cantierabili e subito spendibili su cui concentrare gli sforzi per partecipare ai diversi bandi europei”.

Il Piano d’Azione rappresenterà la struttura portante della nuova Macroregione ed un punto di riferimento per l’attuazione delle politiche di coesione in quest’Area che vede operare insieme paesi membri dell’Unione Europea, Candidati e Potenziali candidati ad entrarvi: peculiarità unica di questa Macroregione.

Un percorso, quello della costruzione del Piano di Azione che ha visto protagonisti, Forum e sistema camerale italiano con interventi mirati in particolare al settore del turismo. Il Forum ha collaborato con le proprie camere associate, tra cui anche l’Unioncamere Nazionale nella definizione di una proposta operativa al Piano di Azione della Macroregione delineando una posizione comune del sistema camerale per ciascun pilastro tematico del “Discussion Paper” (documento di riferimento della consultazione in essere sulla Macroregione) di fatto presentata ufficialmente lo scorso 13 Dicembre 2013 (“Position paper” del Forum AIC).

Il Forum ha realizzato dal 2001 ad oggi, attività di cooperazione e di collaborazione, giocando un ruolo fondamentale nella costruzione della Macroregione riuscendo a ricomporre quel mosaico di identità comune a livello culturale, ambientale ed economico per l’intero Bacino Adriatico Ionico sgretolatosi dopo i conflitti nella ex Jugoslavia.

Per quanto riguarda le risorse finanziarie del Forum AIC stanziate per i Progetti negli ultimi 3 anni, ammontano a circa 160.000,00 euro, si tratta di progetti cofinanziati attraverso fondi di derivazione nazionale, europea e internazionale.

Alcuni dati sull’Area Adriatico Ionica:

  • Scambi commerciali pari a circa 26,7 miliardi di euro (export) e circa a 6,6 miliardi considerando l’export della sola fascia Adriatico-Ionica dell'Italia (10 regioni), con un aumento dello 0,9% rispetto al 2012: (dati 2013 Eurostat, Istat e Istituti di statistica nazionali dei paesi della Macroregione)
  • Circa 1.800.000 le PMI considerando tutti i Paesi della Macroregione e la sola fascia Adriatico-Ionica dell'Italia (10 regioni): (dati 2011 Eurostat , ISTAT e Istituti di statistica nazionali dei paesi della Macroregione)
  • 45 le Camere di Commercio e dell’Economia associate ad oggi al Forum AIC appartenenti a 7 diversi Paesi della Macroregione.

Il Forum in questi anni ha preannunciato e contribuito operativamente a rendere possibile la nascita della Macroregione Adriatico-Ionica, creando una rete forte a livello di sistema camerale tanto da divenire uno dei principali stakeholders di riferimento per la Commissione Europea (in particolare DG Affari Marittimi e Pesca e DG Regio). L’impegno profuso nel fare sistema e rete ha contribuito a porre solide basi istituzionali affinché Ancona e il suo territorio possano ambire a divenire capitale della macroregione.

In questa fase caratterizzata da una forte crisi strutturale il Forum potrebbe rappresentare un interlocutore capace per riavviare processi di crescita sostenibile e contribuire a definire una comunità attrattiva, solidale e partecipata.

 

La riduzione del diritto annuale, rischia di compromettere le attività promozionali che la Camera di Commercio di Ancona sta portando avanti. Anche il Forum delle Camere di Commercio, di cui l’ente camerale dorico è stato fondatore insieme alla Camera dell’Economia di Spalato, potrebbe fortemente risentirne, proprio ora che la Macroregione è alle porte e tanto ci si è spesi come sistema camerale per creare una rete internazionale che permettesse la costruzione e il rilancio dell’economia. Immaginandoci anche un rilancio nel campo dell’export per quelle piccole e micro imprese che con il supporto di un ente come il nostro possono affacciarsi nel mercato internazionale grazie a strategie di internazionalizzazione di vicinato, rappresentate proprio da mercati dei paesi dell’altra sponda dell’Adriatico. Ci si auspica pertanto che la riduzione del diritto annuale, con il quale le Camere di Commercio realizzano anche e principalmente attività di promozione, non venga meno potendo garantire quell’assistenza e supporto alle imprese sempre garantito.

 

GRUPPO SULLA PROGETTAZIONE EUROPEA

Il Tavolo si è concentrato sulla necessità di rafforzare gli impegni del sistema camerale rappresentato dal Forum sul tema della progettazione europea, anche in funzione del rinnovato contesto politico rappresentato dalla Macroregione.

La coincidenza della costituzione delle nuova Macroregione con il lancio della nuova programmazione europea 2014-2020 e dei nuovi programmi di cooperazione territoriale transfrontaliera (in particolare il Bilaterale Italia-Croazia; il Trilaterale Italia, Montenegro, Albania; ed il nuovo Programma Adriatico Ionico) richiede un salto di qualità proprio nella pianificazione e progettazione di attività realmente condivise e effettivamente coerenti con le Azioni che verranno suggerite come prioritarie all'interno del nuovo Piano d'Azione della Strategia EUSAIR.

Tutti argomenti che il Tavolo di lavoro ha ritenuto opportuno far emergere con forza in questa sede proprio affinchè le Camere di Commercio dell’Area Adriatico-Ionica non perdano questa straordinaria opportunità di agire come protagonisti nella nuova programmazione 2014.  

 

 

TAVOLO SU TURISMO E AMBIENTE

Il tavolo del turismo, con i suoi 80 partecipanti - delegati delle Camere di Commercio provenienti dai sette paesi del Forum, dalle istituzioni europee, dalle imprese e dalle associazioni di settore - ha assunto l’impegno di definire e proporre progetti europei per la promozione verso i mercati internazionali del marchio ombrello Adrion con pacchetti turistici che puntino alla sostenibilità.

I lavori del tavolo si sono indirizzati verso la soddisfazione delle indicazioni del quarto pilastro della Strategia EUSAIR: l’obiettivo sarà quello di realizzare progetti condivisi che permettano il riconoscimento e l’impiego di Adrion in una politica di branding coordinata e funzionale anche ad altre recenti normative europee. La politica di brandig verrà condivisa con tutti i Ministeri del Turismo, Enti di promozione turistica dei Paesi dell'Area affinchè Piani annuali di promozione turistica e Piani Operativi Regionali contengano il riferimento ad Adrion. Erano questi i suggerimenti presentati dalla DG Regio durante la plenaria del Forum in vista del riconoscimento della Macroregione adriatico ionica.

Il logo ombrello Adrion, per la promozione del turismo dell’area macroregionale, ha l’opportunità di divenire quel mosaico di identità culturale che unisce i paesi che si affacciano sulle sponde dei mari Adriatico e Ionico.

Il logo Adrion, intanto dopo il rientro dalla Grecia, è stato citato nell'Action Plan della Commissione Europea della Strategia Eusair pubblicato il 17/6/2014.

 

TAVOLO SULL’AGRICOLTURA

Al tavolo dell’agricoltura punto centrale è stato il progetto per la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea riconosciuta dall’Unesco patrimonio culturale, firmato anche il protocollo per sostenere il progetto MedDiet, sui valori nutrizionali e culturali della Dieta mediterranea, nell'area della Macroregione adriatico ionica, nella convinzione che "we are what we eat", noi siamo ciò che mangiamo. Un progetto che vede coinvolti produttori, ristoratori, enti pubblici e consumatori finali. La dieta mediterranea si lega fortemente al tema dalla qualità, salubrità e conformità alle normative europee ed internazionali dei prodotti agro-alimentari come requisiti indispensabili non solo per la salute ed il benessere dei consumatori ma anche per una loro maggior competitività nei mercati internazionali. Questi in sintesi alcuni dei temi emersi e condivisi dai partecipanti al Tavolo nell’ottica di proseguire con collaborazioni tra le varie Camere di Commercio ma anche con altri Organismi pubblici e privati operanti in questo settore.

 

TAVOLO SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE

Durante il tavolo dell’imprenditoria femminile sono stati presentati i dati sui finanziamenti dell’imprenditoria femminile nei vari Paesi dell’Area Adriatico Ionica, così come richiesto dal VIII Congresso sull’Imprenditoria Femminile svoltosi a Dubrovnik il 24 e il 25 ottobre 2013.

Dai dati emerge che i Paesi dell’area presentano programmi di sostegno finanziario sebbene la crisi ha portato alla loro diminuzione o addirittura alla completa cancellazione degli stessi.

Il Tavolo ha evidenziato la necessità che le Camere di Commercio dell’area Adriatico Ionica, si approccino al nuovo Piano di Azione della Macroregione Adriatico Ionica, individuando i temi e le priorità di maggiore interesse per le imprese femminili (quali: l’accesso al credito, la formazione, l’innovazione tecnologica) e nell’attivarsi immediatamente in progettualità concrete in linea con le medesime priorità a valere sui nuovi Programmi Europei 2014-2020 disponibili per l’area macroregionale.

Il Tavolo ha sottolineato quanto sia indispensabile continuare ad estendere la Strategia per lo sviluppo dell'imprenditoria femminile nei paesi dove questa non esiste.

Tutte le Camere di Commercio dell’Area sono state invitate alla Fiera “Histria” sui prodotti alimentari che si terrà a Pola a febbraio 2015. Le Camere partecipanti avranno uno spazio espositivo gratuito per il loro imprenditori sia come espositori singoli che come area Adriatico Ionica.

 

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA PROVINCIA DI ANCONA PATRIZIA CASAGRANDE   "Il Forum ha fatto emergere molte problematiche che affliggono l'imprenditoria femminile, a partire dalle difficoltà dell'accesso al credito che, ancora oggi, continua a penalizzare le imprese rosa, generando squilibri all'interno della costituenda Macroregione Adriatico Ionica. Un aspetto molto positivo, però, è la crescente attività progettuale delle donne e la loro capacità non solo di intervenire, ma anche di indirizzare il dibattito politico sul futuro dell'area. Questo vale soprattutto per quei Paesi che avevano accumulato dei ritardi, vale a dire l'Albania, il sud della Croazia e la Grecia, ma è molto importante anche per l'Italia, e le Marche in particolare. È fondamentale, infatti, che il ruolo delle donne cresca e si rafforzi nel quadro di un nuovo modello di sviluppo in grado di stabilire legami più forti tra competitività e coesione sociale. Un modello basato sull'innovazione e la creatività, nel quale equità, tutela dei diritti, rispetto dell'ambiente e legalità costituiscano il perno delle scelte di politica economica".

 

TAVOLO SULLA PESCA E ACQUACULTURA

 Dal Tavolo sulla Pesca e acquacoltura è emersa la necessità di creare cluster relativi al settore della pesca e della cultura marina che si colleghino anche con altri settori. In quei paesi della macroregione dove i cluster già esistono sistemi associati verranno individuati progetti a valere su fondi europei che ne rafforzino la competitività.

Durante i lavori del tavolo è stato ribadito come la pesca sostenibile e l’acquacoltura in acque pulite offrano non solo l’opportunità di produrre alimenti biologici bensì anche la creazione di un marchio comune riconoscibile che arricchirebbe l’offerta turistica dell’intera Area.

La sicurezza e la salute dei pesci e degli organismi marini, così come la sicurezza in termini di produzione sufficiente, restano le sfide maggiori. Si è proposto uno sforzo comune da parte di tutti i Paesi dell’area, attraverso attività di progettazione, nel definire gli obiettivi ed i ruoli di ognuno specialmente nel monitoraggio dei programmi per la sicurezza della salute dei pesci e degli organismi marini.

 

 TAVOLO SUI TRASPORTI

Il tavolo dei trasporti ha analizzato la situazione in termini di traffici marittimi nel bacino dell'Adriatico e dello Ionio, guardando con preoccupazione alla costante riduzione del numero dei passeggeri (oltre un milione in meno rispetto al 2004 nei vari collegamenti tra Italia e Grecia) legata in parte alla crisi economica e in parte alla forte competizione dei voli aerei low cost. Anche il traffico delle merci ha subito un’evidente battuta d'arresto nell'ultimo quinquennio con l'eccezione dei container, un segmento nel quale tutti gli scali più importanti stanno crescendo. Tuttavia l'eccessiva frammentazione di questo traffico tra tanti porti (7 porti trattano 2,5 milioni di TEUS, molto meno di quanto fatto da un singolo grande porto dell'Europa del nord) è un forte limite verso un ulteriore salto nella crescita e nella capacità di attrarre gli operatori mondiali.

La Macroregione Adriatico Ionica dovrebbe porre anche maggiore attenzione alle politiche di sostegno all'intermodalità, considerato che attualmente le rotte su gomme continuano ad essere più competitive di quelle a minor impatto ambientale.

Il traffico delle crociere costituisce un comparto di crescita che può riguardare molti porti dell'area, anche alcuni considerati minori, e produrre ricadute economiche sui rispettivi retroporti da valutare con attenzione. Tuttavia la tendenza in atto da qualche anno combina un aumento del numero di passeggeri e la diminuzione degli attracchi grazie all'utilizzo di navi sempre più grandi. Nei prossimi anni molti porti dell'area potrebbero ritrovarsi con infrastrutture interne non adeguate a ricevere queste navi ed è auspicabile che all'interno della Macroregione si lavori anche per facilitare interventi ad hoc.

 
 
 
 
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