GATTATICO (RE) - Una nutrita delegazione del consiglio provinciale di Ancona
guidata dalla presidente Patrizia Casagrande ha preso parte alla commemorazione
per il 67° anniversario dell'eccidio dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri,
svoltasi a Gattatico e Reggio Emilia. La cerimonia, svoltasi nell'ex podere dei
Cervi, oggi divenuto museo, ha visto la partecipazione di numerose
rappresentanze istituzionali che da tempo aderiscono all'omonimo istituto
storico.
I sette fratelli Cervi, tra i primi a dare vita ai moti
resistenziali nell'area del reggiano, furono fucilati il 28 dicembre 1943
insieme a Quarto Camurri per rappresaglia e senza nessun processo. Nel
dopoguerra, grazie alla volontà del vecchio padre Alcide e con il contributo di
molti intellettuali, divennero uno dei simboli nazionali della lotta di
Liberazione dal nazifascismo.
"Le vicende dei fratelli Cervi e della
loro famiglia - afferma la presidente della Provincia di Ancona Patrizia
Casagrande - rappresentano ancora oggi la cornice morale della nostra
Costituzione e dell'idea stessa di quella nuova Italia per cui hanno sacrificato
le loro vite. Un'Italia fondata sui valori di giustizia, libertà, uguaglianza e
progresso. Con il loro esempio seppero dare certezze a chi aveva già deciso di
non piegarsi alla dittatura fascista e agli orrori della guerra, e trasmettere
il coraggio della scelta agli incerti, per lasciarsi alle spalle dubbi e paure e
optare per la giusta causa della Liberazione nazionale. Lo sviluppo materiale e
politico del nostro paese, che è stato è il filo rosso che ha guidato la vita
della famiglia Cervi, è il patrimonio che ci viene lasciato e che abbiamo il
dovere di difendere da liquidazioni autoritarie di ritorno, facendolo nostro e
trasmettendolo ai giovani".
Ancona, 29 dicembre 2010
Simone Massacesi
Ufficio Stampa della Provincia di Ancona