ANCONA - "L'esaltazione tout court della gestione manageriale, opposta
all'indirizzo politico inteso come controllo pubblico, spesso malcela il
fastidio di chi pensa e vorrebbe che le eccellenze del territorio siano a quasi
esclusiva disposizione di particolari portatori di interesse e non strumento di
crescita sostenibile e di ricchezza per tutti".
Così, la presidente della
Provincia di Ancona Patrizia Casagrande replica alle accuse del presidente
dell'Associazione albergatori del Conero Emiliano Pigliapoco, secondo il quale
il Sistema turistico provinciale sarebbe un carrozzone che avrebbe impedito
"l'operatività e la riconosciuta efficacia del Sistema Riviera del
Conero".
"Intanto - spiega la presidente - i compiti dei due organismi
non coincidono e hanno funzioni precise e ben distinte, tanto più che uno ha
valenza locale e l'altro riguarda tutta l'area vasta. Poi, sarebbe opportuno
che, prima di criticare aprioristicamente, si contribuisse alla costruzione di
linee guida condivise sulla base di un confronto che tenga conto sì dei
legittimi interessi di ogni singola realtà, ma nel quadro di un confronto più
ampio e inclusivo".
"Infine - conclude - generalmente si definiscono
'carrozzoni' enti pubblici costosi e pletorici. Nel caso del Sistema turistico
provinciale non si riscontrano nessuna delle due caratteristiche, visto che non
sono previste né cariche pubbliche né soggettività la cui presenza non sia
strategica per il suo buon funzionamento. Maggiore correttezza, anche nella
terminologia, non guasterebbe e aiuterebbe a evitare spiacevoli
fraintendimenti".
Ancona, 5 agosto 2009