La giunta provinciale di Ancona esprime netta contrarietà all'approvazione del
Pacchetto sicurezza da parte del governo italiano, con un ordine del giorno
votato all'unanimità. All'organo guidato dalla presidente Patrizia Casagrande
non piacciono soprattutto l'introduzione del reato di clandestinità e
l'istituzione delle ronde.
"Con questo provvedimento afferma la
presidente - il governo trasforma l'immigrazione da fenomeno sociale a fenomeno
criminale, ponendo gli immigrati in una condizione di inferiorità giuridica,
contrariamente a quanto sancito dai principi della Carta
Costituzionale".
"Come Provincia di Ancona - continua - siamo da anni
impegnati nel perseguimento dell'integrazione sociale e culturale dei cittadini
stranieri, consapevoli che il tema dell'immigrazione non può essere banalizzato
e, soprattutto, richiede responsabilità e consapevolezza nell'essere affrontato
con strumenti e risorse interdisciplinari che consentano di costruire una
società fondata sull'uguaglianza e sul rispetto dei diritti. In tal senso, gli
importanti risultati raggiunti operando in quest'ottica nel nostro territorio,
costituiscono oggi la base imprescindibile per la sicurezza e la crescita civile
di tutta la popolazione".
Palese disappunto anche rispetto alle ronde
che, secondo l'ordine del giorno approvato, "sono strumenti antidemocratici e
anticostituzionali che rischiano di assumere un carattere di propaganda politica
illegale e possono contribuire a generare incontrollabili episodi di violenza
dettati dalla inadeguatezza di coloro che le andranno a comporre". Da qui
l'appello ai sindaci della provincia "non sostenerne la loro istituzione nei
territori di competenza".
Ancona, 9 luglio 2009