ANCONA - "Da sei anni ci dedichiamo alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio culturale presente nel territorio". Con queste parole Luca Alfieri e Marisa Giacometti titolari del Gruppo Gola della Rossa hanno prestato questa mattina (mercoledì 29 dicembre 2010) nella sede della Provincia di Ancona (che ha patrocinato l'iniziativa) il calendario aziendale 2011 dedicato quest'anno al Museo della Miniera di Zolfo di Cabernardi di Sassoferrato. Novant'anni di storia (dal 1886 al 1959) raccontati in un calendario (gratuito) che con foto d'epoca, accompagnato da testi esplicativi narra la vita ed il lavoro degli oltre 3 mila minatori e del loro duro lavoro nei 40 chilometri di gallerie a 870 metri sottoterra.
"Cabernardi rappresenta infatti la sintesi del ruolo ed il grado di partecipazione di un'attività imprenditoriale nella vita del territorio" ha ricordato Patrizia Casagrande, presidente della Provincia di Ancona. "Primo polo italiano, - ha sottolineato Carlo Becerica della Bpr Associati comunicazione, società che ha curato e realizzato il calendario - Cabernardi contribuì all'industrializzazione, alla diffusione del lavoro e del benessere segnando il tempo, l'esistenza ed il destino della gente e delle frazioni vicine. La miniera era il lavoro, la vita, la festa". Nell'area di Cabernardi furono costruite case per gli operai, attività commerciali (generi alimentari, un forno, una macelleria con mattatoio) e ricreative (dopo il lavoro c'era il circolo, il campo sportivo, la compagnia teatrale, la banda musicale e due orchestre da ballo; fu aperto anche un asilo).
Uno spaccato della storia del nostro territorio custodita e conservata nel museo che raccoglie le memorie di un tempo che diede lavoro a centinaia di persone, come espresso da Emanuela Lucertini , vicepresidente de "La Miniera" - associazione culturale che gestisce il Museo di Cabernardi.
"Raccontare questa realtà e poterla comunicare attraverso un calendario- ha sottolineato Luca Alfieri - rappresenta un modo per parlare di lavoro come elemento di coesione e di benessere per una comunità, come perno per l'identità individuale e sociale, come motore di sviluppo di un territorio". Un'iniziativa culturale dunque volta a sostenere e promuovere realtà si valenza artistico culturale, ma anche storico sociali.
Dopo aver realizzato precedentemente calendari legati alla Cartoteca Storica delle Marche di Serra San Quirico, al Museo dell'Etichetta di Cupramontana, al Museo Tattile Omero di Ancona, al Museo del Tempo Sospeso di Serra de Conti, il viaggio alla scoperta dei musei della provincia è proseguito quest'anno con il Museo Museo della Miniera di Zolfo di Cabernardi di Sassoferrato, per porre l'accento sul tema del lavoro inteso come valore e come elemento di coesione e di benessere per tutta una comunità, come elemento fondante di definizione dell'identità sia individuale che sociale, come motore di sviluppo di un territorio.
A testimoniarlo il cortometraggio "Pane e zolfo" realizzato nel 1956 da un giovane Gillo Pontecorvo, come ricordato da Alfonso Capriolo - presidente sistema museale della provincia di Ancona, con il quale venne documentata la dura lotta sindacale che i minatori intrapresero contro la decisione di chiusura dell'impianto.
Ancona, 29 dicembre 2010
Valeria Rabini