Unione delle Province marchigiane e Università. Un tavolo tecnico per lo studio e l’attuazione della legge Delrio

 

ANCONA - Oggi, presso la sede dell’Upi Marche, i commissari delle Province di Ancona, di Fermo, di Pesaro e Urbino, il presidente della Provincia di Macerata e il prof. Giulio Salerno dell’Università di Macerata hanno firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un tavolo tecnico istituzionale per lo studio e l’attuazione della Legge 56/2014 che ha già trasformato le Province in enti di secondo livello, senza però definirne ancora con precisione funzioni e risorse.

 

L’intesa nasce in conseguenza del successo di un ciclo di seminari avviati informalmente nei mesi scorsi a Macerata e traduce la concreta esigenza di seguire con il giusto grado di consapevolezza l’attuale fase di riordino di quelli che saranno i nuovi enti di area vasta. A partire dall’Upi Marche e dall’Ateneo maceratese, sono coinvolti nella realizzazione del tavolo tecnico i docenti delle Università di Ancona, di Urbino e di Camerino.

 

“Ancor prima di cambiare nome, le Province stanno cambiando volto – esordiva Patrizia Casagrande, presidente dell’Upi Marche e Commissario straordinario della Provincia di Ancona. - Saranno i nuovi presidenti (soprattutto sindaci eletti da amministratori già eletti dai cittadini) a dover garantire una governance equilibrata all’intera area vasta e a doversi rapportare con la Regione per la definizione delle funzioni e delle risorse del nuovo ente. Sarà l’assemblea dei sindaci, dopo il 12 ottobre prossimo, a doversi dare uno statuto provinciale.

Stiamo lavorando affinché la partecipazione alla fase di cambiamento in corso da parte degli amministratori che comporranno i nuovi organi provinciali sia lucida e responsabile”

 

“Ritengo – aggiungeva Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerata (l’unico ancora in carica in regione) - che i seminari prima e il tavolo da oggi in poi siano utilissimi ad approfondire quelle conoscenze tecnico-istituzionali che ci eviteranno il rischio di non poter garantire i servizi ai cittadini e, allo stesso tempo, ci forniranno un quadro sufficientemente chiaro per affrontare il futuro trasferimento di risorse umane ed economiche da un ente all’altro”.

 

In tale cornice, i sindaci assumono un ruolo molto importante per i nuovi enti provinciali ed è per tale ragione che l’Upi Marche, in collaborazione con il prof. Salerno, docente di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Macerata, suggerisce alla Regione Marche l’istituzione di un Osservatorio regionale per l’attuazione della riforma al cui interno siano paritariamente rappresentati Anci, Upi e Regione.

 

Ancona, 30 settembre 2014

Maria Manganaro  Ufficio stampa UpiMarche