Si tratta del primo catasto particellare di tutto lo Stato Pontificio, promosso da Pio VII nel 1816 e attivato da Gregorio XVI nel 1835. Fu realizzato dalla Presidenza generale del Censo, secondo le modalita' gia' adottate durante l'ex Regno d'Italia dal catasto napoleonico nelle Legazioni (Bologna e le Romagne) e nelle Marche. Una copia era conservata presso le locali Cancellerie del Censo. Comprende tre serie correlate: le mappe (1:2000), le mappette a scala ridotta (1:4000 o 1:8000), i registri dei proprietari (brogliardi o sommarioni).
Le mappe provengono dalla copia conservata presso l'Archivio di Stato di Roma
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